Una tappa breve ma intensa, con le salite per accendere finalmente il Giro. I chilometri di questa tappa numero 14 che è quella di Marco Pantani, sono 164 ma ci sono ben 4 gran premi della montagna. A metà corsa un gruppo di ventuno corridori - Agnoli (Astana), Domont (Ag2r), Frapporti e Sella (Androni), Battaglin (Bardiani), Keizer (Belkin), Quinziato (BMC), Longo Borghini (Cannondale) Pantano (Colombia), Cattaneo e Polanc (Lampre), Wellens (Lotto), Monsalve (Neri), Verrmote (Omega Pharma), Santaromita (Orica), Quemeneur (Europcar), Timmer (Giant), Cataldo e Boasson Hagen (Sky), Roche (Tinkoff) e Hondo (Trek) - hanno cercato la fuga prendendo un vantaggio di 9'21” sul gruppo maglia rosa. Sulla salita dell'Alpe Neveis il vantaggio è salito di altri 20 secondi mentre dietro gli uomini di Uran non hanno dato accenno di nervosismo rimanendo tranquilli.
Il GPM dell'Alpe Noveis (1. categoria) è del belga Tim Wellens e subito, nella discesa, a fare l'andatura sul gruppo dei 21 fuggitivi è stato Boasson Hagen. Poco prima, a 70 chilometri dal traguardo, il Giro ha perso il bielorusso Siutsou e poi Weening, il corridore che aveva vinto a Sestola.
E' stato il momento degli attacchi. I primi a farlo sono stati Rolland e Thurau della Europcar, seguiti presto da Zoidl. Da dietro sono partiti Hesjedal e Haas, con il primo che sembrava non essere in grado di tenere la ruota di Haas. Pizarri insieme a Izaguirre ha raggiunto Rolland, Thurau e Zoidl. I battistrada viaggiavano con 5'14” sugli inseguitori. Era il momento dello sfilacciamento anche perché, nel gruppo, si è rotto qualche accordo.
Il tentativo di Roche di fuggire è stato rintuzzato rapidamente: Rolland, Hesjedal, Thurau, Izaguirre e Zoidl erano dietro, pronti all'attacco mentre a poco distacco un altro gruppetto con Rabottini, Zardini, Pirazzi e Haas. Quindi, il gruppo con la maglia rosa. Dopo la discesa verso Biella, a 30 chilometri dalla fine, Roche è stato ripreso. Il gruppo si è ricompattato presto e davanti sono andati anche Boasson Hagen, Timmer, Quinziato, Cattaneo, Polanc e il vantaggio sul gruppo Rolland era di 4'25”. In due hanno cercato l'azione della fuga, verso il Santuario di Oropa, Timmer e Quinziato, mentre dietro questa coppia altri 17 corridori quindi, staccato, il gruppo con Rolland.
Il clou, il momento per preparare l'attacco, all'ingresso di Biella, con altri 10 chilometri da percorrere, in salita verso il Santuario (a 1142 metri e lunga 11,8 chilometri). Timmer e Quinziato davanti prima di un guasto meccanico che ha costretto Quinziato a cambiare bicicletta. Andando su, l'azione del battistrada si è affievolita e dietro sono rinvenuti forte Pantano e Cataldo ma anche, più dietro, Pozzovivo. Tutti pronti per l'ultimo assalto, per lo sprint che ha premiato Battaglin.
Domani la 15esina tappa la Valdengo-Plan di Montecampione, 225 chilometri per ricordare il duello Pantani-Tonkov nel 1998. C'è una salita di 19,3 chilometri al 7,6% con un massimo del 12%.
Arrivo 14. tappa. Agliè-Oropa: 1. Battaglin (ita/Bardiani) 4h34'41”, 2. Cataldo (ita/Sky) st, 3. Pantano (col/Colombia) a 7'', 4. Polanc (slo/Lampre) a 17'', 5. Roche (ilr/Tinkoff) a 22'', 6. Timmer (ola/Giant) a 26'', 7. Sella (ita/Androni) a 28'', 8. Cattaneo (ita/Lampre) a 33'', 9. Wellens (bel/Lotto) a 39'', 10. Santaromita (ita/Orica) a 54''.
Classifica generale: 1. Uran (col/Omega Pharma), 2. Evans (aus/BMC) a 32'', 3. Majka (pol/Tinkoff) a 1'35'', 4. Pozzovivo (ita/Ag2r) a 2'11'', 5. Kelderman (ola/Belkin) a 2'33'', 6. Quintana (col/Movistar) a 3'04'', 7. Aru (ita/Astana) a 3'16'', 8. Poels (ola/Omega Pharma) a 4'01'', 9. Rolland (fra/Europcar) a 5'07'', 10. Kiserlovski (cro/Trek) a 5'13''.
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