Ponza, arriva la tassa per ormeggiare la barca: ecco come funziona (e cosa cambia)

Il consiglio comunale istituisce il tributo: si pagherà tramite sito e app. «In vigore già da luglio»

Ponza, arriva la tassa di stazionamento per ormeggiare la barca: ecco come funziona (e cosa cambia)
di Laura Alteri
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 07:00

Chi attracca a Ponza con la propria imbarcazione potrebbe pagare la nuova “tassa di stazionamento”. Il provvedimento è stato infatti approvato in Consiglio comunale dell’isola e potrebbe partire già da questa estate sulle isole di Ponza e Palmarola. «Si tratta di una misura in via sperimentale e sarà del tutto operativa per la stagione 2025» spiega il sindaco di Ponza Franco Ambrosino. Sito e app sono già in lavorazione e non escludiamo che si possa partire già da questo luglio».

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LA DECISIONE

Ponza, Palmarola e Zannone presentano diverse aree marine protette di grande rilevanza ambientale, dove bisogna rispettare stringenti misure di conservazione.

L’idea della tassa di stazionamento nasce con l’obiettivo di soddisfare diverse esigenze: «Abbiamo chiesto alla Regione di poterci occupare in autonomia del controllo ambientale delle aree protette per garantire la tutela dell’habitat e delle specie marine, ma controlli e monitoraggi hanno un costo», aggiunge il sindaco.

«La tassa di stazionamento servirà proprio a finanziare i costi delle attività di protezione capillare delle coste. Stiamo inoltre stringendo un accordo con la facoltà di biologia marina della Tuscia per tenere sotto controllo anche i mutamenti delle zone marine nel tempo».

GLI OBIETTIVI

«Dobbiamo far rispettare le norme del Piano di assetto idrogeologico, che richiedono il controllo sulle aree dove è possibile o meno ormeggiare e fare il bagno. In questo modo l’ente avrà sotto controllo l’afflusso di imbarcazioni e vigilerà sul rispetto delle norme. La nostra principale ricchezza è il mare e va tutelata, non possiamo permettere caos e sovraffollamento. Per questo, se necessario, andremo a contingentare gli accessi giornalieri sulla costa», continua il primo cittadino.

Obiettivo principale è proteggere le coste, limitare l’inquinamento ambientale e acustico causato dalle barche ed evitare possibili incidenti sotto costa, senza però frenare il turismo sull’isola. «Con l'ispezione costante delle coste sarà possibile anche intercettare prontamente eventuali scarichi illeciti in mare e attività di pesca non autorizzate».

CHI DOVRÀ PAGARLA

La nuova tassa verrà applicata a chiunque arrivi sull’isola con la propria imbarcazione privata, ma non va a sovrapporsi a quella di sbarco, già confermata anche per quest’anno: «Sono due misure differenti: chi pagherà la tassa di stazionamento non dovrà pagare anche quella di sbarco».

Alcune categorie, come residenti e pescatori, saranno esonerate mentre per le attività di noleggio barche sarà previsto un abbonamento per l’intera stagione. Sono previste diverse tipologie di abbonamento, calibrate su alta e bassa stagione. I natanti fino a 10 metri pagheranno dai 20 a 50 euro al giorno, mentre saranno più alte le tariffe per yacht e imbarcazioni dai 10 ai 20 metri e dai 24 metri in su.

La tassa è stata accolta con favore anche da minoranza e cittadinanza: «Qualche malcontento è inevitabile, ma questo provvedimento è necessario se vogliamo che le bellezze dei nostri luoghi vengano rispettate da tutti»,precisa Ambrosino.

L'APP

La app non sarà utilizzata solo per la tassa, ma anche per attivare diversi servizi legati all'utenza nautica. «Già al momento dell’attivazione, sarà possibile richiedere di poter conferire i rifiuti sull’isola, che verranno ritirati dagli operatori ecologici. Con il tempo apriremo ad altri servizi prenotabili tramite app, quali delivery, benessere, taxi boat, ristoranti, visite guidate. In questo modo ampliamo l’offerta turistica a terra e incentiviamo anche il turismo nautico stanziale», conclude il sindaco.

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