Russia, la strategia del tritacarne: ondate di soldati per logorare le forze ucraine. Bbc: morti 50mila uomini

Ma le statistiche di Kiev parlano di più di 27.300 soldati russi caduti soltanto nel secondo anno di conflitto

Russia, la strategia del tritacarne: ondate di soldati per logorare le forze ucraine. Bbc: morti oltre 50mila uomini
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 09:26

La guerra in Ucraina, che non accenna in alcun modo a finire, rivela quotidianamente il suo grave bilancio in termini di vite umane. Recentemente, un aggiornamento fornito dalla Bbc e dal gruppo di media indipendenti Mediazona ha evidenziato che il numero dei soldati russi uccisi ha superato le 50 mila unità, un dato otto volte superiore rispetto alle cifre ufficialmente riconosciute da Mosca, ma anche sensibilmente diverso rispetto a quello riferito dallo stato maggiore delle forze ucraine.

La strategia del Tritacarne

Il concetto di strategia del tritacarne, utilizzato per descrivere l'approccio bellico russo, implica l'utilizzo massiccio e quasi sconsiderato di forze umane da parte della Russia in Ucraina. Inviando ondate incessanti di soldati, spesso scarsamente equipaggiati e preparati, verso le linee ucraine, Mosca sembra puntare a un logoramento dell'avversario nel lungo termine piuttosto che a dei risultati immediati. Tale strategia si è manifestata chiaramente durante le battaglie per città chiave come Vuhledar e Bakhmut, dove le perdite russe sono state particolarmente elevate.

Il prezzo umano

Le statistiche aggiornate parlano di più di 27.300 soldati russi caduti soltanto nel secondo anno di conflitto (il 25% in più rispetto al primo). Questi numeri, oltre a rappresentare una tragedia umana, segnalano anche la crescente pressione che questa guerra continua a esercitare sulle risorse militari di Mosca. Il reclutamento forzato di prigionieri e civili, spesso con minime o nulle esperienze militari, sottolinea la disperazione di una tattica che sacrifica le vite umane in cambio di piccoli avanzamenti territoriali. In realtà, è probabile che il numero effettivo di morti russi sia molto più alto. L'analisi della Bbc non include le vittime tra i miliziani a Donetsk e Luhansk, nell’Ucraina orientale, occupate dai russi.

Se venissero aggiunte, il bilancio delle perdite da parte russa sarebbe ancora più alto.

Le reclute dalle carceri e il ruolo della Wagner

Il gruppo paramilitare Wagner, noto per le sue tattiche brutali e per la disciplina ferrea, ha giocato un ruolo cruciale nell'impiego di detenuti come carne da cannone. Reclutati nelle carceri con la promessa di libertà in cambio del servizio, molti di questi uomini sono stati gettati in battaglia con pochissimo addestramento, rischiando la vita in prima linea sin dai primi giorni di militanza (pare che in media gli ex detenuti sopravvivano 3 mesi). La Bbc stima che almeno due combattenti russi morti su cinque non avevano nulla a che fare con l’esercito del paese prima dell’invasione. L'ammutinamento fallito di Yevgeny Prigozhin, leader della Wagner, e il suo successivo decesso in un incidente aereo non hanno portato allo stop del reclutamento dalla carceri, che anzi è stato portato avanti dallo stesso Ministero della Difesa russo.

I dati di Kiev

La Russia ha perso 454.420 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include le 770 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno di combattimenti. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 7.180 carri armati, 13.796 veicoli corazzati da combattimento, 15.510 veicoli e serbatoi di carburante, 11.593 sistemi di artiglieria, 1.046 sistemi di razzi a lancio multiplo, 758 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 9.266 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino. Sono numeri sensibilmente diversi da quelli ricostruiti dalla Bbc, forse manipolati a fini propagandistici. 

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