Us Open, un quartetto al vertice. Tiene Molinari cedono Woods e McIlroy

Us Open, un quartetto al vertice. Tiene Molinari cedono Woods e McIlroy
di Redazione Sport
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Venerdì 15 Giugno 2018, 11:58
Francesco Molinari è al 46° posto con 75 (+5) colpi nel 118° Us Open, il secondo major stagionale iniziato al Shinnecock Hills GC (par 70) di Southampton (New York), dove Tiger Woods è 101° con 78 (+8). In una giornata fortemente ventosa, con raffiche fino a 32 miglia orarie, che ha messo a dura prova i concorrenti, si sono registrati punteggi molto alti e solo in quattro sono scesi sotto par: Dustin Johnson, numero uno mondiale, Russell Henley, Scott Piercy e l'inglese Ian Poulter, al comando con 69 (-1). Li segue Jason Dufner, quinto con il 70 del par, e hanno tenuto un buon passo lo svedese Henrik Stenson e l'inglese Justin Rose, sesti con 71 (+1). Hanno limitato i danni Rickie Fowler e Patrick Reed, 19.i con 73 (+3), e Justin Thomas, numero 2 del world ranking, 37° con 74 (+4). Hanno lo stesso score di Molinari anche Brooks Koepka, che difende il titolo, lo spagnolo Sergio Garcia, l'inglese Tommy Fleetwood e il giapponese Hideki Matsuyama, mentre non sarà agevole il prosieguo del torneo per Phil Mickelson, 88° con 77 (+7), per il citato Woods e per Jordan Spieth, per l'iberico Jon Rahm e per l'australiano Adam Scott, che lo affiancano. Hanno fatto di peggio l'australiano Jason Day, 114° con 79 (+9), e il nordirlandese Rory McIlroy, 128° con 80 (+10).

Ha tratto sicuramente un bilancio attivo, pur con un 74, Matt Parziale, 31 anni, vigile del fuoco della Ladder Company 1 di Brockton al suo secondo major, dopo il Masters, grazie al successo nell'US Mid Amateur che gli ha regalato il doppio invito. Per un dilettante non è cosa di tutti i giorni marciare al passo con Justin Thomas, che solo la scorsa settimana ha lasciato lo scettro mondiale a Dustin Johnson. Nel suo score un birdie, tre bogey e un doppio bogey. È in bassa classifica Garrett Rank, l'arbitro della National Hockey League, che il posto se lo è guadagnato in una prequalifica. È 148° con 83 (+13) come il tedesco Martin Kaymer, che di major ne ha vinti due. Risultato a parte, non ha avuto un cammino agevole neanche il quartetto di testa, ma alla fine i conti sono stati in attivo. Scott Piercy e Ian Poulter hanno segnato tre birdie e due bogey, Dustin Johnson quattro birdie e tre bogey e Russell Henley ha tenuto lo stesso ritmo percorrendo una strada più tortuosa con un eagle, tre birdie, due bogey e un doppio bogey.

Francesco Molinari, con un birdie in avvio, è rimasto in buona classifica con il «meno 1» fino alla sesta buca, poi anch'egli ha subito le bizze del vento.
Dalla settima alla 18ª si è gravato di sette bogey, contro un solo altro birdie. Tiger Woods ha perso subito quattro colpi con un triplo bogey e un bogey, poi ha continuato con un birdie e un bogey, ma è affondato nel finale con due doppi bogey. «Il vento -ha detto- ha condizionato il mio primo colpo, poi ci ho messo del mio con un paio di errori e questo spiega la mia brutta partenza. Dopo ho provato a chiudere in par le altre 16 buche. Mi sarei accontentato, ma non è andata così. Peraltro il putter non mi ha assistito». Quindi ha ricordato come Raymond Floyd nel 1986 conquistò il titolo dopo un 75 in apertura e ha concluso: «Credo che il campo anche questa volta ci stia portando verso una soluzione simile».
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