Il racconto è uno di quelli che fa stringere il cuore. La parabola calcistica di Dele Alli, ex centrocampista del Tottenham nell'ultima stagione al Besiktas, oscilla tra l'assurdo e l'inspiegabile. Il declino di quello che qualche anno fa veniva considerato uno degli astri nascenti del panorama europeo, e che gli Spurs valutavano oltre 100 milioni di euro, trascende il calcio ed entra nella sfera personale, nella storia di un ragazzo con un passato difficile e traumatico.
«A sei anni sono stato molestato da un'amica di mia madre.
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L'infanzia difficile ha inciso inevitabilmente sulla carriera di Alli, che ha parlato anche dell'ultima disastrosa esperienza in prestito al Besiktas dall'Everton: «Quando sono tornato dalla Turchia ho scoperto di aver bisogno di un'operazione. Ero in un momento molto difficile mentalmente, avevo preso l'abitudine di usare sonniferi o alcol per intorpidire quello che provavo. Non sono l'unico che lo fa, è un problema molto più diffuso di quanto non si creda».
Dele ha capito di aver bisogno di aiuto e si è fatto ricoverare in una clinica, da cui è uscito il mese scorso: «Ho deciso di andare in una moderna struttura di riabilitazione per la salute mentale, le dipendenze e i traumi. Anche se mascheravo quello che sentivo dentro stavo perdendo la battaglia. Quindi, sono andato lì, ci sono stato per sei settimane e l'Everton è stato fantastico. Mi hanno supportato al 100% e gli sarò grato per sempre».
I’m struggling to find the words to put with this post but please watch my most recent interview with Dele. It’s the most emotional, difficult yet inspirational conversation I’ve ever had in my life. Watch the interview on @wearetheoverlap here https://t.co/60d4IZwQmR pic.twitter.com/0cZowJGW77
— Gary Neville (@GNev2) July 13, 2023
A un certo punto dell'intervista Alli si ferma e scoppia in lacrime. Sta rivivendo un ricordo del 2019, quando José Mourinho, allora allenatore del Tottenham, smise di farlo giocare: «Qual è stato il momento in cui ho iniziato a sentire che le cose non andavano? Quando una mattina mi sono svegliato. Dovevo andare all'allenamento, Mourinho aveva smesso di farmi giocare. Ricordo solo di essermi guardato allo specchio. Ero letteralmente solo guardandomi allo specchio e mi stavo chiedendo se potevo ritirarmi a 24 anni. Sai, fare le cose che amo. Per me è stato straziante».