Roma, Monchi: «Ho fatto il mercato di cui la società aveva bisogno»

Roma, Monchi: «Ho fatto il mercato di cui la società aveva bisogno»
di Gianluca Lengua
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Giovedì 1 Febbraio 2018, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 16:06

Il direttore sportivo della Roma Monchi fa il punto sul mercato invernale appena concluso: «Se qualcuno cerca un responsabile del momento della squadra è qui. Quando sono arrivato a capire meglio questa società, per me è più facile lavorare». Ecco la conferenza stampa completa del ds giallorosso.
 
Silva. «Jonathan lo conosciamo bene, ha fatto un buon percorso all’Estudiantes e al Boca. Ha le caratteristiche che cercavamo per il terzino sinistro voluto da Eusebio. Siamo convinti farà un buon percorso con noi». 
 
Il bilancio del mercato. «A livello sportivo, acquisti e uscite, è stato normale. Sono usciti Castan e Nura in prestito, Moreno ed Emerson in vendita e ho acquistato Silva. Sono convinto che abbiamo fatto il mercato di cui la società aveva bisogno, avremmo potuto fare meglio. Una volta capita la linea della società per me è più facile lavorare, voglio continuare il percorso che ho in testa per la Roma, questi nove mesi trascorsi qui saranno la base per migliorare ancora». 
 
I rinnovi. «Sono convinto che nessuno può essere contento di questo quinto posto. Non dobbiamo cercare responsabilità, ma trovare soluzioni. Il primo responsabile sono io, sono responsabile della costruzione della rosa e prendo decisioni. Se qualcuno cerca un responsabile del momento della squadra è qui. Tutti possiamo migliorare, anche i calciatori, il tecnico e il direttore sportivo. Sono convinto che tutti sono coscienti che c’è qualcosa da migliorare a livello individuale, ma la responsabilità massima è del direttore sportivo, che ha l’autonomia per decidere».
 


 Il vero Monchi. «È vero che ho detto che qui si poteva vedere il vero Monchi. E questa è la frase più vicina alla realtà. Non so se conoscete la mia storia, quando si parla di Monchi si sa che vende e compra tanto. Io qui sto facendo Monchi. Sono convinto che dovrò migliorare e mi prendo la responsabilità sulle cose che ho fatto. Voi conoscete meglio di me questa città e questo club: sono 9 mesi che sono arrivato e oggi sono convinto di due cose. Conosco meglio la società e sono un professionista migliore rispetto a quando sono arrivato. Il lavoro del direttore sportivo non è solo nel presente, per me sarebbe più facile pensare solo a me. Ma il direttore sportivo della Roma è per prima cosa la Roma, per seconda la Roma e poi, forse, è direttore sportivo».
 
Cessione Moreno. «Nel mio ruolo ho sempre la stessa idea. Ogni giorno, ogni anno, ogni stagione si impara. Io, sei o sette anni fa, ho imparato che quando si fa un acquisto e non va bene bisogna fermarsi. Per me sarebbe più facile dire "Hector continua", ma credo che non sia giusto, ho ricevuto un’offerta ieri mattina, più o meno allo stesso prezzo al quale lo abbiamo portato a Roma, e si è concluso. Il giocatore poi ha anche la sua opinione, Moreno voleva giocare per andare al mondiale. Riconosco l’errore ma non posso continuare nell’errore. Possiamo parlare di tutti i nuovi acquisti, ci sono tante cose che influiscono nel rendimento, ci sono giocatori che non fanno nulla per i primi sei mesi e poi fanno qualcosa di importante. Io sono convinto che i calciatori che abbiamo preso resteranno in società e prima o poi giustificheranno il loro acquisto. Under è arrivato dalla Turchia, ma è migliorato molto. Dare oggi un giudizio è ingiusto, tutti dobbiamo migliorare, anche i calciatori. Ma c’è un tempo di adattamento di cui tutti hanno bisogno».
 
Di Francesco. «Non ho nella da dire sull’allenatore, posso solo aiutarlo giorno per giorno».
 
Delusione calciatori. «È difficile fare una previsione, ma abbiamo una rosa davvero forte. A livello tecnico, tattico e fisico sono convinto che la squadra è forte. Sono sorpreso e quando sono arrivato ho trovato giocatori di un livello davvero alto. Se questa domanda me l’aveste fatta l’8 dicembre eravate tutti della mia opinione, ora il momento sportivo non è buono. Abbiamo ceduto Emerson al Chelsea con una sola presenza stagionale e per tanti soldi: questo vuol dire che la squadra è forte». 
 
Blind. «Noi abbiamo parlato con il procuratore di Silva anche nel primo mercato quando abbiamo sentito l’interesse per Emerson. Blind è uno dei tanti nomi usciti in questi mesi, è stato offerto quattro giorni fa ed è stato valutato a livello sportivo ed economico, poi abbiamo concluso che non era il giocatore che volevamo prendere. Non va mai scordato l’aspetto economico, altrimenti prenderemmo tutti i campioni del mondo». 
 
Alisson. «Non ho ricevuto nessuna offerta per lui, lasciatemi una settimana di riposo prima di parlare del prossimo mercato. Credo che cominciare a parlare di cessioni oggi 1 febbraio non aiuti la squadra. Finiamo di parlare di mercato e iniziamo a parlare di gioco e tecnica. Così sarà meglio per tutti». 

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