PESCARA - Ci è scappato il colpaccio. Ma ascrivere l’impresa del Perugia a Pescara alla sola fortuna (autogol di Di Pasquale al 93’) sarebbe un errore grossolano. Al cospetto della banda di Zeman, il Perugia di Formisano la fortuna se l’è andata a cercare con una prestazione coraggiosa e a testa altissima per 95’ minuti, giocando più partite nella partita come voleva il suo giovane condottiero, dominando la prima (dal 1’ al 35’), barcollando senza cadere e anzi, rischiando di esultare nella seconda fino allo scadere, ribattendo colpo su colpo nella ripresa; colpendo nel recupero (se il pallone di Kouan fosse passato invece di carambolare in porta sulla deviazione, avrebbe trovato Cudrig solo davanti a Plizzari) e portando a casa tre punti e terzo posto. Formisano, alla prima trasferta nei pro, all’inizio ha mandato in campo Kouan e non Torrasi per togliere ai rivali i punti di riferimento.
E il Perugia è partito alla grande: pressing e attacco alla profondità e un’occasione nitida già al 5’, quando, sul cross di Paz, Seghetti di testa ha alzato troppo davanti a Plizzari. Il Pescara sempre in ritardo ha fatto collezione di gialli per interventi in ritardo (Accornero su Iannoni meritava il rosso). Iannoni a tratti inarrestabile (28’) ha fallito la rifinitura in verticale in tre contro due. Il primo squillo del Pescara è arrivato solo al 35’, quando i grifoni hanno deciso (pericolosamente) di rifiatare e la banda-Zeman li ha subito messi alle corde. Prima con un tapin di Accornero sul quale Adamonis ha respinto in volo (33); poi con De Marco, che ha ripreso col piattone dal limite una respinta corta di Sylla per incocciare l’incrocio dei pali. Infine (40’) guadagnando un rigore per una spinta di Lewis (debutto discreto, le doti ci sono in attesa della condizione) su Accornero. Dal dischetto Adamonis ha ipnotizzato Vergani parando prima e respingendo poi per evitare Merola. E nel momento più duro il Perugia ha trovato anche il gol (46’): punizione di Santoro, girata di testa di Paz e tapin in rete di Sylla, giudicato in offside ma in posizione regolare come reclamato con pacatezza da Santopadre e dimostrato dalla tv.
A fine primo tempo 0-0, insomma, puramente casuale. E la ripresa ha confermato. Adamonis (1’) ha respinto in volo un altro destro di De Marco prima che Iannoni (5’) si immolasse salvando sul rigore in movimento di Accornero.
Pescara (4-3-3): Plizzari 6,5; Floriani Mussolini 6, Brosco 6, Di Pasquale 4, Milani 5,5 (32’ st Moruzzi sv); De Marco 6,5 (19’ st Squizzato 5,5), Dagasso 6, Franchini 6 (32’ st Tunjov sv); Merola 6, Vergani 5 (6’ st Cuppone 6,5), Accornero 5,5 (6’ st Cangiano 5,5). A disp. Gasparini, Staver, Pierno, Aloi, Masala, Tommasini. All. Zeman 6
Perugia (3-5-2): Adamonis 7; Lewis 6, Angella 6,5 (10’ st Vulikic 6), Dell’Orco 6,5; Paz 6,5, Iannoni 7, Santoro 5,5 (23’ st Torrasi 6), Kouan 6,5, Cancellieri 6; Sylla 6, Seghetti 5,5 (23’ st Cudrig 6). A disp. Abibi, Yimga, Souarè, Viti, Bartolomei, Giunti, Bezziccheri, Matos, Polizzi. All. Formisano 7
Arbitro: Scarpa di Collegno 5
Reti: 48’ st Di Pasquale aut.
Note – Spettatori paganti 2.081, abbonati 1.639 per un totale di 3.720. Incasso biglietti € 17.580, rateo abbonamenti € 9.627 per un totale di € 27.207; 193 perugini nel settore ospiti; ammoniti Dagasso, Milani, Accornero, Franchini, De Marco (Pe), Santoro, Lewis, Iannoni (Pg); espulso al 50’ st Iannoni (Pg) per doppia ammonizione; al 42’ Adamonis (Pg) ha parato un rigore a Vergani (Pe); calci d'angolo 6-6; rec. 1’ e 4'.