«Dopo una settimana di lavoro (quello “vecchio”) in mezzo all’oceano Atlantico, torni a casa la sera tardi e una consigliera ti chiama per dirti che ti ha fatto la spesa e preparato la cena, così hai tutto pronto e non devi cucinare, “che sarai stanca”. Potete continuare ad avvelenare i pozzi quanto volete, questo spirito di squadra non lo scalfite. C’è amore per questa città, tanto. C’è voglia di fare, magari anche sbagliando, c’è sincerità e trasparenza, c’è la capacità di essere persone vere anche in un mondo che a volte sembra volerti annichilire l’anima». Così la sindaca Chiara Frontini, in attesa di conoscere l’esito della richiesta dei pm sul giudizio immediato per minacce a corpo politico.
Un’uscita social il leghista Andrea Micci non ha gradito: «Non mi piace faccia questi commenti - dice - sembra dia la colpa a non si sa bene chi, invece è sua: è stata lei confermare le frasi della cena», quella dei veleni. «Non ci sono dietrologie né complotti per sovvertire l’ordine democratico. C’è una vicenda bruttissima, dal punto di vista umano e politico.
Luisa Ciambella, Per il bene Comune, ribadisce la richiesta di dimissioni, «ma per ragioni politiche, con la mozione di sfiducia che non è stato possibile presentare. Vedremo ciò che esce dal punto di vista giudiziario, ma un passo indietro Frontini doveva farlo per l’acclarata incapacità amministrativa che sta dimostrando ormai da due anni».
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