«E' bellissimo riconfermarsi - racconta il mistista seguito dal tecnico federale Stefano Franceschi - Sono riuscito a mantenere un buono stato di forma rispetto ai campionati italiani dove ho ottenuto la qualificazione olimpica; ho disputato una gara intelligente, risparmiandomi nelle prime frazioni in attesa dello stile libero, dove ho espresso tutto il mio potenziale. Verraszto era fuori gara, ma sapevo di potermi giocare il podio con gli altri e allo sprint sono riuscito a conquistare il bronzo. E' un grande onore salire sul podio in attesa della seconda Olimpiade della carriera che vorrei vivere da protagonista».
Poco dopo è arrivato l'argento della staffetta femminile mista. La nostra 4x100, in 4:00.73, si è piazzata alle spalle della Gran Bretagna (3:58.57) grazie alle frazioni di Carlotta Zofkova (1'01"07), Martina Carraro (1'07"18), Ilaria Bianchi (58"36) ed Erika Ferraioli (54"12). Terza la Finlandia (4'01"49), fuori dal podio la Svezia vice campione uscente, quinta (4:03.31). La staffetta eguaglia l'argento de 1987 e del 2012 e veniva dal quinto posto di Berlino dove vinse la Danimarca, non iscritta come l'Olanda. «Le ragazze sono state tutte bravissime - afferma la spinter Ferraioli, romana 30enne allenata da Mirko Nozzolillo per Esercito e CC Aniene - Ci abbiamo creduto. Sono stanchissima, esausta ma molto felice. Questa è una medaglia dal gran valore», che si aggiunge a quelli conquistati con le staffette 4x100 stile libero, alle due mixed, e al bronzo con la 4x200 stile libero maschile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA