Lazio amara per Pioli:«Finora è un fallimento»
Oggi all'Olimpico la sfida con il Palermo

Lazio amara per Pioli:«Finora è un fallimento» Oggi all'Olimpico la sfida con il Palermo
di Emiliano Bernardini
3 Minuti di Lettura
Domenica 22 Novembre 2015, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 15:00

Lo sguardo fisso e tanta rabbia dentro. Pioli non ha usato mezze misure stavolta. Via l’aplomb inglese, le sue parole sono arrivate dirette come un pugno nello stomaco di una squadra alle corde: «Lazio, ad oggi è un fallimento». Mai fino a ieri il tecnico biancoceleste si era espresso in certi termini per definire l’andamento dei suoi. Un fallimento «per me, per i calciatori e per la società» ha rimarcato Pioli. La Lazio è reduce da tre sconfitte consecutive in campionato, l'ultima volta è successo con Petkovic nel 2013. Peggio è andata con Delio Rossi nel maggio 2009, quando si arrivò a quattro. Il ko nel derby contro la Roma ha lasciato una ferita evidente che ha acuito i lividi accumulati fin qui. La classifica, seppur non certo disastrosa, non può essere definita esaltante. Si poteva e si doveva ottenere di più. Appena 18 punti guadagnati frutto di sei vittorie e sei sconfitte per una Lazio che non conosce mezze misure. Nono posto che tradotto significa niente Europa il prossimo anno. Quello che preoccupa maggiormente sono i gol subiti: 20 in 12 giornate a fronte dei soli 16 realizzati.

RESPONSABILITÀ
Difficile trovare sorrisi dalle parti di Formello, anzi più facile intuire negli sguardi dei giocatori la voglia di cambiare aria. Tanti gli errori commessi ad ogni livello dal ritiro estivo fino ad oggi. Tornare indietro non è possibile e ora il compito più arduo è proprio quello di Pioli che deve condurre la barca in acque più sicure il più in fretta possibile. «Voglio rivedere la Lazio che conosco, mi aspetto una reazione. La classifica non rispecchia i nostri valori ma sono stufo di dire che ci alleniamo bene. Vogliamo dimostrare di avere un altro carattere» ha continuato il tecnico biancoceleste che si sente responsabile in prima persona di quello che sta accadendo: «Sono io che motivo e scelgo i giocatori, quelli che entrano in campo dall'inizio e quelli a gara in corso. Abbiamo talento e qualità importanti ma da sempre è l'atteggiamento a fare la differenza nello sport. E noi spesso non l'abbiamo avuto, nessuno se lo può più permettere: né i calciatori e nemmeno io». Per ripartire c’è il Palermo dell’ex Ballardini. Lo scorso anno i rosanero rappresentarono il trampolino di lancio, i biancocelesti sperano accada lo stesso questo pomeriggio. Ventiquattro i precedenti giocati a Roma in Serie A, con un bilancio a favore dei padroni di casa: 16 vittorie, 3 sconfitte e 5 pareggi. Nelle ultime otto sfide di campionato tra i due team, Biglia e compagni si sono imposti cinque volte, perdendo solo una volta. Occhio a Gilardino che quando vede biancoceleste si esalta: sette i gol segnati. Pioli incrocia le dita e scuote i suoi, vuole una vittoria per festeggiare le 200 panchine in serie A e per tornare a riveder le stelle.