Inchiesta Sisma bonus: Comuni e Asl parte civile, primo scontro in aula

Inchiesta Sisma bonus: Comuni e Asl parte civile, primo scontro in aula
di Vincenzo Caramadre
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Sabato 20 Gennaio 2024, 09:07

Inchiesta "Sisma bonus", raffica di costituzioni di parti civili: primo scontro in aula tra le parti. Il giudice si riserva.

E' partita ieri, 19 gennaio  - dopo la prima fase interlocutoria dello scorso dicembre - l'udienza preliminare per 16 imputati che, a vario titolo e per i diversi tronconi delle indagini, dovranno rispondere di istigazione alla corruzione, corruzione, truffa, autoriciclaggio, peculato e favoreggiamento. Ieri, davanti al Gup del tribunale di Cassino Alessandra Casinelli, è stata la volta delle richieste di costituzioni di parte civile dei Comuni interessanti, dei privati e dell'Asl di Frosinone.

Nel dettaglio, per quel che concerne la presunta istigazione alla corruzione (in cui sono coinvolti Salvatore Fontana, Gabriele Tanzi, Stefano Amadori e Giovanni Argentino) oltre al Comune di Cassino che già alla prima udienza, quella del 13 dicembre scorso, aveva presentato, tramite l'avvocato Laura Fasili, la richiesta di essere parte civile, ieri c'è stata quella del consigliere comunale dem, Tommaso Marrocco (rappresentato dall'avvocato Costanza De Vivo) che sarebbe stato avvicinato per indirizzare la gara d'appalto relativa all'efficientamento energetico della rete della pubblica illuminazione.
C'è poi la schiera degli acquirenti, indicati nel procedimento quali persone offese, dei complessi abitativi "Le Torri" (ex mercato coperto di Cassino) che hanno avanzato la costituzione di parte civile, solo nei confronti dell'imprenditore Paolo Di Laura Frattura. Stessa richiesta è pervenuta per il Comune di Pontecorvo (dove sono imputati il sindaco Rotondo, l'ex capo ufficio tecnico Di Giorgio e Stefano Amadori) tramite curatore speciale, per quel che concerne il troncone della corruzione nell'affidamento della gara d'appalto per la pubblica illuminazione. La Asl di Frosinone in aula con l'avvocato Antonio Martini, per quel che concerne, invece, il presunto peculato nell'inoculazione di alcune dosi di vaccini nel periodo della pandemia a soggetti, che, per l'accusa, non ne avrebbero avuto diritto. In questo filone c'è Massimiliano Mignanelli, Bruno Mignanelli, Salvatore Fontana, Lucio Delicato e Gaetano Marrocco.
Alla prossima udienza, già calendarizzata per il 26 gennaio, il Gup scioglierà la riserva sulle richieste di costituzioni di parte civile, visto che le difese degli imputate (tra le quali compaiono gli avvocati Attilio Turchetta, Sandro Salera, Umberto Pappadia, Diego Adinolfi, Alberto Borrea, Giancarlo Corsetti, Ivan Caserta) si sono opposte.

In aula, il pm Alfredo Mattei che ha condotto le lunghe e complesse indagini ha concluso per la piena legittimazione di tutte parti a stare in giudizio.

LA RICOSTRUZIONE

L'indagine, ribattezzata "Sisma Bonus" risale alla fine del 2020, quando il sindaco di Cassino Enzo Salera durante un consiglio comunale denunciò pubblicamente «la feccia». Parole riportate su queste colonne e riprese, dopo la pubblicazione, dall'autorità inquirente per dare l'avvio alle indagini. Fu ascoltato il consigliere Marrocco e poi furono avviati una serie di accertamenti di polizia giudiziaria, affidate alla guardia di finanza del Gruppo di Cassino, sia tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e con l'applicazione dei trojan. Proprio dalle intercettazioni sono scaturiti poi i vari tronconi, vale a dire la corruzione, la truffa nella vendita dei complessi immobiliari e i vaccini, il peculato e il favoreggiamento.
Vincenzo Caramadre
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