Frosinone, c'è il Cagliari: si ferma anche Lusuardi, Zortea dall'inizio. DiFra carica i Leoni

Frosinone, c'è il Cagliari: si ferma anche Lusuardi, Zortea dall'inizio. DiFra carica i Leoni
di Stefano De Angelis
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Sabato 20 Gennaio 2024, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 16:29

La lista degli indisponibili è ancora lunga e nelle ultime ore ai forfait di Lirola, Oyono, Baez, Monterisi, Marchizza, Bidaoui e Kalaj si è aggiunto quello di Lusuardi, che si è fermato durante la rifinitura. In dubbio, inoltre, resta Bonifazi, che si è allenato soltanto ieri: le sue condizioni saranno valutate fino a poco prima di quella che è stata ribattezzata una finale salvezza. Alla fine del campionato mancano ancora diciotto giornate, ma per il Frosinone la sfida di oggi con il Cagliari, in programma allo “Stirpe” alle 12.30, è una tappa importante, se non fondamentale.

I canarini sono inchiodati a 19 punti dal 10 dicembre, dal pari interno con il Torino.

Poi da lì una serie di cinque sconfitte di fila (nel mezzo il trionfo di Coppa a Napoli) che li ha fatti scivolare in classifica, fino a ritrovarsi invischiati nella zona calda, a soli due punti dalla terzultima piazza.

La vittoria interna manca dal 26 novembre, quando a capitolare sul manto di viale Olimpia è stato il Genoa (2-1). Anche per questo, dunque, per gli uomini di mister Di Francesco oggi sarà una chiamata per ritrovare il ruggito perduto. In casa giallazzurra c'è voglia di riscatto e di invertire la tendenza delle ultime settimane per riprendere il cammino. E l'occasione è ghiotta, dal momento che due dirette rivali, Verona e Udinese, sono cadute negli anticipi rispettivamente all'Olimpico contro la Roma (2-1) e in casa con il Milan (2-3).

Mister DiFra, che saluta con piacere il recupero dell'attaccante Cuni (è tra i convocati) e che schiererà dall'inizio il neo arrivato Zortea, suona la carica: «Questa partita, la prima di tante altre, riveste una grande importanza. Ho richiamato il gruppo a mettere in campo il furore agonistico, la determinazione, l’essere cattivi durante la gara. Non possiamo fare a meno di queste caratteristiche, altrimenti tutto il resto rischia di andare a morire. Il Frosinone, però, - sottolinea DiFra - ha dimostrato di averle, sta nella capacità di tutti noi ritrovarle. Bisogna mettere da parte il fioretto e sfoderare la sciabola».

Poi il tecnico prosegue: «Non dimentichiamo il percorso che sta facendo questa squadra. Il Frosinone è stato sempre in partita nella stagione, tranne che con la Juve e con l’Atalanta. Sapevamo che avremmo trovato questo tipo di difficoltà, non c'è da meravigliarsi, ma dobbiamo reagire a questo andamento attraverso quelle caratteristiche che ho rimarcato a fine gara con l’Atalanta. Ho grande fiducia nei ragazzi. Se abbiamo 19 punti vuol dire che qualcosa abbiamo fatto. Ora abbiamo l’obbligo di tirar fuori da questi ragazzi il meglio, loro debbono tornare a giocare con entusiasmo e spensieratezza, nel senso di provare la giocata ad esempio. Ognuno deve togliersi qualcosa per darlo al compagno più vicino. Attraverso questo atteggiamento potremmo fare una grande partita. E poi dobbiamo crescere e alzare l'attenzione nella fase difensiva di squadra».

Sui tanti infortuni che negli ultimi tempi hanno condizionato sia il tecnico, costretto a fare i conti con le tante assenze, sia il rendimento della squadra, DiFra ha evidenziato: «Dobbiamo essere più forti delle difficoltà. Ecco perché abbiamo bisogno del supporto dei nostri tifosi: rimanere in questa categoria è un vantaggio per tutti e deve essere l’obiettivo comune. Per raggiungerlo, tutti dobbiamo remare nella stessa direzione. Non voglio scuse, non voglio alibi, ma gente con positività».

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