Frosinone, tanti tiri ma zero gol. I ragazzi terribili di Di Francesco si sono smarriti?

Con la Roma record stagionale di tiri e di occasioni da gol (17 per il Frosinone, 9 per la Roma) ma niente reti

Kaio Jorge del Frosinone
di Alessandro Biagi
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Martedì 20 Febbraio 2024, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 14:25

Terza big del febbraio terribile e terza sconfitta consecutiva. Lo si era detto all'inizio del mese che le quattro partite consecutive contro Milan, Fiorentina, Roma e Juventus (la prossima), rappresentavano il tratto più difficile di quella autentica scalata al Mortirolo che è la corsa salvezza del Frosinone. Un Frosinone che, continuando nel parallelo ciclistico, scatta, attacca, da l'impressione di poter fuggire, di potercela fare anche in questo tratto a "massima pendenza", ma poi regolarmente si impalla.

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In questo momento il Frosinone sta soffrendo una crisi di risultati che potrebbe trasformarsi, se non adeguatamente affrontata, in una crisi di identità.

E sì, perché quando per un tempo intero metti sotto l'avversario, fai il record stagionale di tiri e di occasioni da gol (17 per il Frosinone, 9 per la Roma) e rimani a bocca asciutta, per prendere tre reti su un totale di soli cinque tiri subiti, oltre che mangiarsi le mani e rodersi il fegato, qualche tarlo nella testa potrebbe cominciare a venire.

Il Frosinone fatica a segnare con i suoi attaccanti e fatica a difendersi, o quantomeno fatica a tenere alta la concentrazione per i 90' di gara, al fine di evitare che le pur poche occasioni avversarie si trasformino in gol. Davanti i tre attaccanti alternatisi quest'anno, Kaio Jorge, Cheddira e Cuni, hanno messo insieme solo cinque reti, di cui due dal dischetto. La difesa, intesa come tale fase difensiva e non solo come reparto, somma 52 reti al passivo, record negativo dell'intera categoria.

Di Francesco cerca di tenere gli avversari lontani dalla propria porta, ritenendo di non poter fare le barricate o di "mettere il pullman davanti alla porta" per dirla con le sue parole. Lui conosce il calcio come pochi, conosce i suoi uomini come nessuno e non c'è motivo di metterne in discussione gli assunti.

Il problema è che ciononostante il Frosinone, oltre al record di reti, è la seconda squadra per numero di tiri nello specchio subiti, alle spalle della sola Salernitana. Ed è anche al penultimo posto per percentuale di parate o palle intercettate rispetto ai tiri subiti, davanti al solo Cagliari.

LE CONCORRENTI

Le avversarie alle spalle pian pianino stanno cominciando a muoversi e lo stanno facendo anche grazie al contributo di giocatori arrivati a gennaio. Il punto del pari del Cagliari ad Udine è frutto di un gran gol di Gaetano, così come Niang e Zurkowski stanno portando avanti l'Empoli, capace di nove punti nelle ultime cinque gare. Il Verona ha fermato la Juventus in casa ed il Monza, cosa non riuscita ai canarini, e l'Udinese prima del pari imposto dal Cagliari aveva espugnato l'Allianz Stadium di Torino.

IL MERCATO

Il mercato invernale del Frosinone invece fino ad oggi non si è rivelato fortunato.
Dei cinque giocatori arrivati (Vural è più un prospetto che un vero e proprio rinforzo), tre (Zortea, Ghediemis e Bonifazi) hanno avuto problemi fisici. I primi due si spera di recuperali per la prossima partita, l'altro si è addirittura operato e ne avrà per un po'. Ma la fortuna gira e prima o poi si volterà anche dalla parte giallazzurra.

Intanto Di Francesco è costretto a fare i conti con una coperta molto corta, sia in attacco che in difesa, reparto quest'ultimo dove sta cercando di inserirsi Valeri, autore di qualche positivo spunto domenica sera: «La squadra c'è, le prestazioni ci sono, manca solo il risultato che nel calcio è determinante ha commentato il difensore ex Cremonese nel dopo Frosinone-Roma, aggiungendo -. Serve maggiore attenzione, appena scende contro squadre di questo tipo ti fanno subito gol».
 

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