Maria Beatrice Benvenuti, arbitra di rugby, romana: condannato per lesioni Bruno Doglioli che l'aggredì durante una partita

Un anno e due mesi all'italo-argentino che nel 2016 giocava nei Rangers Vicenza e che è stato radiato a vita della Federazione

Maria Beatrice Benvenuti, arbitra di rugby, romana: condannato per lesioni Bruno Doglioli che l'aggredì durante una partita
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 22 Marzo 2024, 10:09 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 09:52

Maria Beatrice Benvenuti, romana, la più giovane arbitra internazionale di rugby al mondo, maschi compresi, ha visto condannare a un anno e due mesi per lesioni Bruno Andres Doglioli, il rugbista italo-argentino che l’11 dicembre del 2016, durante la partita di serie A (in realtà la serie B) Valsugana contro Rangers Vicenza, la placcò in maniera durissima alle spalle. L'impatto fu pesantissimo come dimostra anche il video:  l'arbitra, che al'epoca aveva 23 anni, subì un violento colpo di frusta stramazzando poi sul terreno. Un'aggressione che provocò vaste reazioni nel mondo del rugby: nel corso del match solo i capitani possono rivolgere la parola all'arbitro chiedendo prima il permesso. Dalla Nuova Zelanda, dagli All Blacks, insomma, arrivò un mazzo di fiori per l'arbitra malconcia.

Video

In prima istanza il giocatore fu punito con 36 mesi di squalifica, ma poi la corte d'appello della Federazione italiana rugby accolse il ricorso della procura federale facendo scattare la radiazione.

Il giocatore, ora 41enne, residente da tempo in Francia, ha dovuto poi affrontare il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Padova, in quanto denunciato dall'arbitra per lesioni. 

 

Doglioli dovrà risarcirla la donna con 5mila euro. La romana, 29 anni, arbitra da quando ne ha 16 e internazionale già a 20 anni bruciando tutti i record, poi divenuta anche opinionista in tv, molto seguita anche sui social, inizialmente ne aveva chiesti 90 mila: il referto medico riportava oltre quaranta giorni di prognosi scaturiti da quel devastante placcaggio alle spalle da parte di un giocatore che pesa il doppio di lei. 

Il giocatore ha tentato di difendersi dicendo di non avere avuto l’intenzione di abbattere l’arbitra.

«Stavo avanzando a braccia larghe incontro agli avversari per placcarli. Ma non volevo colpire il direttore di gara». Nel primo tempo Doglioli aveva già meritatato un giallo per aver risposto all’arbitro, poi nel secondo tempo, poco prima dell’episodio incriminato, aveva ancora parlato ad alta voce al fischietto romano, che non aveva però estratto il giallo che poi sarebbe divenuto rosso.

La difesa, che ha annunciato appello, aveva inoltre portato a difesa del giocatore il fatto che Maria Beatrice  Benvenuti  avesse partecipato al “terzo tempo” (squadre, allenatori, arbitro e guardalinee insieme) e che in quell'occasione non ci fosse stata tensione.

Maria Beatrice Benvenuti parla sei lingue e, dopo la laurea con lode Scienze motorie, abita e lavora a Oslo come ricercatrice in Medicina sportiva. In famiglia è arbitra anche la sorella Maria Clotilde.

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