Rugby World Cup, Francia-Italia 32-10:
gli azzurri cominciano con una sconfitta

Rugby World Cup, Francia-Italia 32-10: gli azzurri cominciano con una sconfitta
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 19 Settembre 2015, 23:01 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 12:51

dal nostro inviato
LONDRA Schiacciati da una selva di errori in mischia chiusa e nel controllo dei loro stessi palloni, ovvero nella maniera più dolorosa, gli azzurri scompaiono davanti a una Francia che neppure è così travolgente come sembra indicare il 32-10 finale scritto a Twickenham. Un avvio amaro, frustrante soprattutto, perché l'Italia guidata da Ghiraldini (lui promosso) fa e disfa mille volte una tela in cui i galli non riescono nemmeno a creare troppe lacerazioni. Ma non serve a loro marcare mete se gli avversari omaggiano loro di una quantità invereconda di calci di punizioni che Michalak e Spedding infilano uno dopo l'altro rendendo improbabile qualsiasi rimonta.
Di 18 punizioni incassate dagli italiani almeno 11 sono state concesse dell'arbitro Joubert quando il pallone era in nostro controllo, oddio, controllo non si può proprio dire. Avvilenti i quattro calci subito su mischia chiusa su nostra introduzione: insomma, quello che era il nostro marchio di fabbrica è stato svenduto a due centesimi, con Castrogiovanni e Aguero, i piloni, che crollavano a turno.
Il primo tempo è finito sul 15 a 3 nella notte calda di Twickenham affollato da 78 mila fedeli per due terzi dei quali francesi, molto su di giri perché avevano capito che ben difficilmente sarebbero andatia letto tristi.




Sul 6 a 0 il nostro regista Allan ha anche un toppato un calcio facile per poi invece realizzarne uno difficile che ha ricucito il 9 a 0 iniziale. Ma il ritmo non è cambiato: l'Italia avanzava, teneva buoni palloni dalle touche ma poi al momento di concludere commetteva errori come i tenuti a terra.
Più organizzati i francesi? Certo, ma fino a un certo punto perché anche loro, pur potendo giocare leggeri grazie al vantaggio: non sono mai riusciti a segnare una meta nel primo tempo chiuso sul 15-3.
Ce l'hanno, a marcare, con Slimani appena tornati dal tè e lì, sul 25 a 3, è capito che non c'era più un modo per tornare a galla anche se al 52' la meta di Venditti, volato sull'out destro dopo una serie di attacchi concatenati finalmente lucidi, aveva riportato il punteggio su un più realistico 25-10.
Intanto avevamo però perso un altro veterano come Masi giù nei primi minuti (caviglia) con il giovane Bacchini ancora troppo naif. Avere pochi pezzi nel reparto trequarti e dover giocare contro la Francia che cambia Huget e Tilluos Borde con Fickou e Parra è davvero dura. Così è arrivata la seconda meta francese di Mas, per quello che poteva ormai valere.
Negli ultimi minuti si è rivisto Favaro ed è stato incoraggiante vederlo stroncare tanti francesi.

Servirà contro il Canada, sabato prossimo, per tenere in piedi speranze che i conti ancora non cancellano del tutto.