Rugby, Sei Nazioni: gratis in 20 musei di Roma con il biglietto del match, la Top 5 dei capolavori imperdibili

La Fornarina di Raffaello
di Laura Larcan
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Sabato 13 Febbraio 2016, 21:02 - Ultimo aggiornamento: 21:58
Chissà che la seducente “Fornarina” di Raffaello non sia  un'altra meta memorabile per gli appassionati rugbysti.  C'è da scommetterci visto che con il biglietto del  torneo Sei Nazioni di rugby si potranno visitare gratis venti  musei di Roma. C'è l'imbarazzo della scelta. Nel carnet  statale, val la pena mettere in agenda Palazzo  Barberini, considerato il Prado della Capitale con i  suoi quadri mozzafiato. La raffaellesca “Fornarina” è un  esempio, ma non meno intrigante della implacabile  “Giuditta” di Caravaggio. Castel Sant'Angelo, la  fortezza dei papi eretta sul mausoleo di Adriano, è un  viaggio nella storia, e per scoprire l'allure di una  corte barocca (concepita dall'estro di Cristina di  Svezia) basta fare un salto a Palazzo Corsini.

Chi vuole  conoscere la grandezza degli Etruschi non può  dimenticare Villa Giulia, dove il Sarcofago degli Sposi  di 2500 anni fa da solo vale la passeggiata. Ma a  sorprendere gli appassionati d'antichità è anche il  Museo d'Arte orientale con le sue collezioni su Tibet,  Cina e India. Nel circuito dei musei comunali, è  consigliabile la Centrale Montemartini, non vicinissima  al centro (siamo sulla via Ostiense) ma capace di  regalare autentiche sorprese. Tra macchine elettriche di  un Novecento industriale, sfilano statue millenarie come  la dolce Musa Polimnia. Il tour dell'antico può toccare,  poi, l'Ara Pacis incastonata nella teca di Richard  Meier. E ancora, i Mercati di Traiano, che sanno evocare  la grandiosità di un archi-star dell'impero come  Apollodoro di Damasco. E i Musei Capitolini, che offrono  un rendez vous con la statuaria da manuale, tra il Marco  Aurelio, la Lupa capitolina e il Galata morente (ma  splendido è anche il Discobolo come guerriero ferito).  Chi predilige il moderno, può scegliere la Galleria di  via Francesco Crispi e il Casino Nobile di Villa  Torlonia o il Macro con tanto di caffetteria gourmet.  Come sottolinea il ministro della Cultura Dario  Franceschini, «questa iniziativa è la risposta migliore  a chi pensa che il tifo sia solo estremismo e violenza». Laura Larcan 
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