I nostri finalisti sono l’americano di Roma (o viceversa) Andrea Mitchell D’Arrigo, secondo tempo il suo 3:48.77 che è anche il personale, dietro l’inglese Milne, 3:48.62, rodato ai Commenwealth Games di Glasgow, e davanti a Gabriele Detti, 3:48.79.
D’Arrigo è stato il protagonista della guerra dei capelli, la vicenda del taglio della matricola: a batteria finita passa conservando la cuffia in testa, distrazione e voglia di nascondere per un po’ l’acconciatura ritoccata? Della vicenda non vuole parlare perché è tempo di nuotare, ne parlerà nelle «sedi più opportune », dice, aggiungendo: «se è un rito...» e poi lascia perdere, forse temendo ulteriori code delle quali non sente la necessità.
Ha nuotato bene, specie nel finale; la prima parte è andato più piano; un po’ il contrario di quel che ha fatto Gabriele Detti, che quando s’è visto tra i primi e certo della finale ha tirato indietro la gamba. «La sfida con Mitch? E’ con lui e altri sei; abbiamo un rapporto tranquillo, ci vediamo pochissimo, lui sta in America»
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