Il pugile britannico spiega di avere sospeso gli allenamenti lo scorso maggio e che solo in seguito ha iniziato ad assumere cocaina. Il suo zio e allenatore Peter Fury esclude che possa tornare sul ring fino al 2017, ma la sua carriera rischia comunque di essere interrotta a causa della positività, proprio alla cocaina, che sarebbe stata riscontrata in un controllo effettuato lo scorso 22 settembre.
Già lo scorso giugno, in realtà, la stampa inglese aveva pubblicato indiscrezioni su una sua presunta positività agli steroidi in un precedente controllo e proprio per questo motivo Fury dovrebbe presentarsi a novembre davanti all'agenzia antidoping britannica. Ma nell'intervista al Rolling Stone, il 28enne pugile britannico nega di avere mai assunto sostanze vietate al di là della cocaina: «Se fossi risultato positivo perché mi avrebbero permesso di combattere contro il campione in carica?», è la risposta del pugile, che in ogni caso conferma la sua avversione per lo sport che lo ha reso celebre. «Amavo la boxe quando ero un bambino, ora la odio».
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