Molto soddisfatto il Presidente di Coni Servizi e della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti: “Abbiamo dimostrato che la nostra candidatura ha basi estremamente solide. Possiamo contare sul sostegno del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e su otto ministeri e vantiamo un pool di sponsor di grande prestigio. Un’offerta pubblica e privata che assicura al golf italiano un futuro di grandi prospettive. Stiamo profondendo il massimo impegno per portare la Ryder Cup a Roma, consapevoli di poter contribuire al rilancio dell’economia nazionale e in particolare allo sviluppo del turismo golfistico”.
Ospitare la Ryder Cup del 2022 assicurerebbe all’Italia una vetrina mondiale di assoluto rilievo, così come avvenuto per Expo Milano 2015. Il successo organizzativo dell’evento milanese, infatti, sulla scia dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, ha rafforzato notevolmente l’immagine di un Paese in grado di ospitare grandi eventi internazionali. In quest’ottica, la presenza al Marco Simone del Presidente ENIT e componente del Comitato Promotore Ryder Cup 2022, Evelina Christillin dà ulteriore forza al progetto.
A fare gli onori di casa Lavinia Biagiotti, che ha evidenziato la forza d’impatto della candidatura per il movimento golfistico italiano: ”Nata come un grande sogno, la candidatura ha già prodotto risultati inimmaginabili a livello internazionale. Il Marco Simone, sempre più teatro “verde” di grandi eventi golfistici, è un campo tecnicamente molto competitivo, impreziosito dalla vista della cupola di San Pietro, della Torre millenaria e della Villa Romana. L’incontro di Keith Pelley e Richard Hills con Renato Paratore ed Enrico di Nitto (accompagnati in campo pratica da oltre 50 golfisti under 14) dimostra che il futuro di questo sport passa da Roma”.
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