Gruppo in fuga dopo 16 chilometri dal via. C’erano, nel plotoncino, dieci corridori: Pierre Rolland (Europcar), Rodolfo Torres (Team Colombia), Carlos Verona (Etixx-Quick Step), Frank Schleck (Trek), Omar Fraile (Caja Rural-Seguros RGA), George Bennett (LottoNL-Jumbo), Cyril Lemoine (Cofidis), Lawrence Warbasse (IAM Cycling), Moreno Moser (Cannondale-Garmin) e Tsgabu Grmay (Lampre-Merida). Il gruppo di fuggitivi indisturbato in solitaria per quasi tutta la giornata.
La svolta decisiva arriva ai meno 15 dal traguardo quando inizia a cambiare il ritmo e Schleck si porta alla testa del gruppo dei fuggitivi, mentre dietro i big proseguono con un distacco superiore ai 9'. La corsa si è infiammata definitivamente negli ultimi due chilometri, con Schleck che ha preso decisamente il via e nei big nel momento in cui cambia il passo si inizia a vedere chi non riuscirà ad arrivare vittorioso. Landa si è spostato in testa per tirare Fabio Aru, ma il capitano dall'Astana era in coda al gruppo dei migliori e fargli compagnia c'era Alejandro Valverde, mentre Dumoulin che sulla carta era il meno adatto a questo finale, non solo ha resistito ma si è tenuto nelle prime posizioni.
Il finale sarà sofferto per molti ma non per Franck Schleck fratello maggiore di Andy, dopo anni nell'ombra torna vincitore e sul podio arriva anche Moreno Moser che dopo un inizio brillante di carriera nelle ultime due stagioni era rimasto nelle retrovie. I big esplodono negli ultimi 700 metri Rodriguez scatta ma Aru non ha la stessa gamba e nel finale di questi trittico delle Asturie, il capitano della Katusha va a prendersi la maglia rossa di leader.
Alla fine di questa edizione manca ancora una settimana e tutto potrebbe ancora accadere.
Domani giorno di riposo e mercoledì si riprende con la cronometro individuale di Burgos. I chilometri da percorrere saranno 39 e i big potrebbero perdere secondi davvero importanti per la vittoria finale.