Lo "spagnolo" Sergio Scariolo e l'Italbasket:
«Con quel potenziale poteva battere chiunque»

Lo "spagnolo" Sergio Scariolo e l'Italbasket: «Con quel potenziale poteva battere chiunque»
di Carlo Santi
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Martedì 22 Settembre 2015, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 18:55
Sergio Scariolo, il coach campione d’Europa (per la terza volta) con la sua Spagna, parla dell’Italia contro la quale ha perso nella prima fase del torneo. «La Nazionale italiana ha fatto un passo in avanti, ora dovrà farne un altro per consolidarsi in altri aspetti del gioco - ha detto il tecnico bresciano a Radio 24 - Con quel potenziale l'Italia poteva battere chiunque». Scariolo ha avuto il grande merito con le Furie Rosse di riprendere la panchina lavorando negli ultimi quattro mesi per ricompattare la squadra riuscendo a trovare la soluzione giusto sopperendo anche ai molti infortuni e assenze, da Marc Gasol a Ricky Rubio, da Navarro a Calderon e con Ruy Fernandez a mezzo servizio.

È stato l’Europeo di Pau Gasol ma Scariolo con le sue intuizioni ha dato la svolta a un gruppo che ha saputo tenere testa fino alla fine.

L’Italia dei canestri si è arresa nei quarti alla Lituania ma ha mostrato di essere una grande realtà e ha il potenziale per qualificarsi per le Olimpiadi di Rio.

«Senz’altro è vero che l'Italia era molto più forte offensivamente che difensivamente, però il potenziale di tiro da tre punti della squadra e il talento individuale nell'uno contro uno di alcuni suoi giocatori, da Gentile a Gallinari e Belinelli, era talmente grande che in una partita secca, come è successo con noi mettendo più di 100 punti, potevano veramente battere chiunque. Secondo me quindi - ha spiegato Scariolo - è stato comunque un passo avanti rispetto al passato e chissà che il futuro non permetta già dal preolimpico un altro passo avanti per potersi consolidare anche in quelle altre parti del gioco tanto decisive per il risultato che ancora possono migliorare».

Italia verso il preolimpico a Torino

Adesso la nazionale italiana è pronta non solo al salto di qualità ma anche al Preolimpico che Gianni Petrucci vuole organizzare in casa. «Torino è la sede con il palazzo da 15 mila posti - ha detto il presidente della Federazione - C’è un ritorno di entusiasmo da questi Europei».

Pieno appoggio alla candidatura - tra un mese si conoscerà la sede e c’è anche la Turchia - da parte del Coni e del suo presidente Malagò. «Siamo tornati ad essere molto competitivi», ha detto il numero 1 dello sport italiano che da presidente della Virtus Roma ha vinto l’ultimo trofeo, la Supercoppa italiana (era il 2000) del club adesso finito in serie A2 dopo essersi autoretrocesso.
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