L'EA7 Armani Milano batte Sassari 74-67
in semifinale: 3-3 e mercoledì c'è la bella

L'EA7 Armani Milano batte Sassari 74-67 in semifinale: 3-3 e mercoledì c'è la bella
di Carlo Santi
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Lunedì 8 Giugno 2015, 22:49 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 07:57
L'EA7 emporti Armani Milano ha battuto a Sassari la Banca di Sardegna per 74-67 in gara6 delle semifinali. L'Olimpia ha pareggiato il conto (3-3) e mercoledì sera al Forum di Assago si gioca la bella per l'accesso alla finale scudetto. Un tempo per tremare, un altro per ballare. Milano dal doppio volto, brutta all’inizio, bella e determinata quando serviva, con un Brooks splendente, capace di cambiare volto alla gara insieme a Samuels e Alessandro Gentile in un’Olimpia che ha offerto un gioco di squadra. Milano non poteva perdere per continuare il cammino verso la finale scudetto e mercoledì sera davanti al suo pubblico, quello del Forum, nella bella cercherà di realizzare questa impresa recuperando dal 1-3.

Al Pala Serradimigni (dove nei playoff nessuno aveva mai vinto), Milano è risalita dal -14 con un super Gentile che ha messo a segno ancora più di 20 punti (stasera 21 anche se da 3 punti ha sparato alla luna, 0 su 5) fino a guidare la partita dopo un altro grande avvio nel terzo quarto con Ragland, Brooks, Gentile e Samuels che ha firmato il pari (38-38) prima che una penetrazione di Gentile portasse avanti l’Armani.

Da quel momento è stata un’altra partita ma, anche, un’altra Milano. Samuels è tornato un gigante, Brooks bravissimo e Gentile sempre nel cuore dell’azione. Hackett, che ha terminato la squalifica, non è stato rimpianto. Un altro pari (47-47) con Brian Sacchetti prima della voglia di Milano di non correre rischi: Gentile e Samuels hanno regalato il +5 al 30’.
Ultimi 10’ con Sassari ferma in attacco, nessun canestro per 3 minuti mentre Brooks si divertiva con Samuels e poco poteva fare Lawal che pure ha ottenuto una doppia doppia (15 punti e 13 rimbalzi) e neppure Sosa. Milano era imprendibile e Cerella in contropiede ha firmato il +14 (53-67) al 35’. Dyson non era in serata, inutile il suo canestro a 56” dalla sirena per il -7.

È stata una partita dal doppio volto, con una bella rimonta delle ex scarpette rosse mentre Sassari stavolta non ha trovato la sua specialità, il tiro da 3 punti, appena 2 su 16 (per Milano non tanto meglio, 4 su 23).

In avvio, una piccola Milano, spaventata e insicura, ha faticato moltissimo nei primi 20’. Altro che squadra di carattere e di talento: è stata un’Armani in ritirata contro un Shane Lawal superlativo e una Dinamo capace di tenere la partita su ritmi elevati ma, anche, con una difesa che ha messo in crisi prima Ragland e poi Tabu e Gentile. Quasi 3 minuti e mezzo, i primi, senza un canestri da una parte e dall’altra, errori infiniti e un Gentile inesistente mentre Samuels dopo i primi 4 punti è tornato in panchina con due falli. Aggredita e in gabbia, Milano solo nel secondo quarto quando ha saputo correre e innescare il suo attacco con Gentile e Brooks che ha firmato 9 punti. Sassari, che ha avuto in Lawal e Sosa i suoi paladini, ha avuto un vantaggio importante, 14 punti (33-19 e poi 34-20) prima del tentativo di ricucire da parte di Milano con Brooks che ha portato i compagni sul -7 (39-29) sulla seconda sirena.

I falli hanno inciso molto: nei primi 20’ con Milano che ha esaurito sempre presto il bonus, la Banca di Sardegna è andata spesso a tirare i liberi (15 su 20) mentre l’Armani lo ha fatto meno (3 su 6). Spaventata come non mai, sull’orlo del burrone, l’Olimpia si è svegliata e ha giocato una partita tutta diversa.

Domani sera alle 20.45 a Reggio Emilia l’Umana Reyer Venezia gioca il primo match point. La squadra di Carlo Recalcati è avanti 3-2 con la Grissin Bon che ha perso non solo Lavrinovic ma anche Diener.
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