La Samp, alla prima sconfitta in campionato, è stata la pallida controfigura della formazione che sei giorni fa ha messo ko il Milan. L'Udinese parte forte: nei primi sei minuti mette due volte i propri giocatori in condizione di battere da soli all'altezza del dischetto ma prima De Paul e poi Barak regalano la palla a Puggioni con conclusioni fiacche. L'estremo doriano ricambia con gli interessi poco prima della mezz'ora. Su innocua rimessa laterale all'altezza della bandierina, lascia improvvisamente i pali e cerca di anticipare Maxi Lopez con le mani, finendo però col 'tamponarè improvvidamente l'argentino. Dal dischetto il connazionale De Paul, il migliore in campo, è freddo e spiazza il portiere.
La reazione dei blucerchiati si limita a un'incursione dell'ex Zapata che Bizzarri in uscita bassa riesce a sventare. Seconda svolta al 40': Barreto, ammonito pochi minuti prima, interviene da dietro su Lasagna innescato da una serpentina del solito De Paul: secondo giallo sacrosanto e liguri in dieci. Nella ripresa l'Udinese potrebbe chiudere la partita al 52': Barak ruba palla a centrocampo e serve Jankto per un tre contro due: il ceco pennella un assist per Lasagna che tira un penalty in movimento: Puggioni fa un miracolo e tiene il match aperto ancora per qualche minuto.
Al 65' è Maxi Lopez a chiudere il discorso realizzando un secondo rigore assegnato generosamente da Fabbri - tutte le massime punizioni della gara senza ausilio della Var - per un tocco di Torreira dopo un'azione ubriacante di Fofana entrato pochi istanti prima.
La girandola di cambi non muta la sostanza: Giampaolo rivoluziona la linea offensiva ma l'inferiorità numerica impedisce di costruire azioni pericolose dalle parti di Bizzarri. Prima Maxi Lopez con un delicato pallonetto e poi un incontenibile Fofana (che si procura e realizza il terzo rigore della serata) scrivono la parola «fine» per la formazione blucerchiata e fanno tirare un grande sospiro di sollievo a Delneri e alla sua panchina.
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