Lazio, Parolo: «Nuovo allenatore? Non perdiamo tempo! Prandelli ha personalità. Europei? L’Italia può sorprendere»

Marco Parolo
di Valerio Cassetta
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Sabato 4 Giugno 2016, 14:53 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 16:40
Archiviata la stagione deludente con la maglia della Lazio, Marco Parolo è concentrato sui prossimi Europei. A pochi giorni dall'inizio del torneo che si svolgerà in Francia, il centrocampista dell’Italia ha parlato in conferenza stampa nel centro sportivo di Coverciano, toccando diversi temi.

Promesse. Interpellato sui giovani calciatori italiani, l’ex mediano del Parma ha detto: «I nostri ragazzi vengono caricati di aspettative e spesso non sono così bravi a staccarsi dal mondo che li circonda e pensare solo al calcio. Troppe volte dopo quattro o cinque partite vengono esaltati, all'estero invece sono lasciati più tranquilli. L’ultimo campionato di Serie A ha mostrato che ci sono giovani italiani forti. C'è stato un gap generazionale, ma sapremo recuperare in fretta. Ci sono calciatori validi, ma hanno difficoltà nel rapportarsi in un mondo che forse è più grande di loro. Senza i social prima la situazione era più tranquilla».

I più forti. Nonostante le difficoltà, l’Italia si sta preparando al meglio all’Europeo. Parolo non ha dubbi su quali siano le squadre favorite: «La Francia gioca in casa e, quando ha giocato in casa, ha sempre fatto bene e ha una rosa importante. Poi c'è la Germania. Tra le varie outsider ci sono Italia, Belgio e Inghilterra. Abbiamo qualche limite è vero, ma anche una delle difese più forti del torneo. Nei giorni precedenti al Mondiale in Brasile ci furono un po' di stravolgimenti prima delle convocazioni definitive. In questo caso, invece, è stato fatto un lavoro sul gruppo, visto che chi ne fa parte è già qui da un po' di tempo».

Insigne. Il gruppo è importante, ma l’ex giocatore del Cesena conosce bene la qualità dei suoi compagni, in particolare di Insigne, che oggi compie 25 anni: «Stamattina quando è arrivato gli abbiamo fatto gli auguri. E' uno dei giocatori che spicca per talento, se lo metterà al servizio della squadra potrà essere determinante. Siamo contenti di poterlo avere qui, spero possa fare come quest’anno a Napoli: sia gol che assist».

Niente è impossibile. La Nazionale non ha i favori dei pronostici, ma Parolo è convinto che la rosa abbia le qualità per stupire: «Con lo spirito giusto tutto è possibile, ma deve esserci anche tutto il resto. Non abbiamo picchi di talento, ma ci sono giocatori che possono risolvere una partita. Tanti calciatori si sono affermati con lavoro e sacrificio, e fanno la differenza sia in campionato che in Champions League. Se andremo male scriverete che siamo scarsi, ma a volte è anche più bello sorprendere. Poi alla fine uno si ricrede».

Prandelli e Ventura. Interrogato sul momento della Lazio, Parolo si è espresso sui nomi dei possibili allenatori accostati alla panchina biancoceleste: «Non possiamo ripetere la stagione dello scorso anno, se n'è parlato con la società. Anche la scelta dell'allenatore, magari, viene fatta in maniera ponderata perché c'è bisogno di discussioni approfondite e serie. Non possiamo però perdere troppi giorni, altrimenti poi si rischia di pagare questo aspetto più avanti. Prandelli è un allenatore importante, penso possa essere uno con la personalità giusta per imporsi. Solo facendo così si può ripartire bene. Anche Ventura è un grande mister, sia in Nazionale che alla Lazio può star bene, poi sarà lui a scegliere».

Infine, il numero 16 biancoceleste, ha espresso la sua opinione sul ct Antonio Conte: «Si lavora tanto con lui, e a me piace. Nell'ultimo periodo alla Lazio ho avuto un piccolo infortunio e questo lavoro permette a tutti di aumentare i giri. Conte ha sempre tanta carica e forza, ha una mentalità vincente che ti sprona nel dare tutto, e questo si vede in allenamento. C'è grande spirito di gruppo e voglia di sacrificarsi».
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