Italia femminile, le azzurre affrontano la Spagna: Hermoso torna in campo dopo il bacio di Rubiales

Prima convocazione per la calciatrice spagnola dopo il caso Rubiales

Italia femminile, le azzurre affrontano la Spagna: Hermoso torna in campo dopo il bacio di Rubiales
di Giuseppe Mustica
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 16:27

Un caso diventato planetario. Denunce, accuse, sospensioni, dimissioni, ammutinamento e adesso tutto, forse, rientrato. Di certo c'è una cosa sola: domani pomeriggio Jenni Hermoso tornerà a vestire la maglia della nazionale spagnola dopo i fatti del 20 agosto scorso, qualche istante dopo la vittoria della Coppa del Mondo. Luis Rubiales, che si è macchiato di un bacio non concesso stampato sulle labbra della calciatrice, ex presidente della federcalcio, ha prima respinto tutte le accuse, ma poi ha alzato bandiera bianca dimettendosi lo scorso 10 settembre. Ma ricostruiamo la storia.

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I fatti

Da pochi minuti la nazionale femminile della Spagna si è laureata campione del Mondo battendo in Australia, in finale, l'Inghilterra. Euforia totale, giusta, che porta Rubiales a commettere un grave errore: baciare sulle labbra nel momento della premiazione la calciatrice del Pachuca. Immediatamente le immagini fanno il giro del web, si scatena il putiferio. La Spagna non riesce a godersi in nessun modo la vittoria perché nel mirino ci entra anche il commissario tecnico Jorge Vilda, per qualche abbraccio di troppo con una collaboratrice.

Insomma, non si parla d'altro dello scandalo che in poco tempo viene riportato da tutti i media mondiali. Da quel momento in poi succede di tutto anche dentro la Federazione. E le conseguenze saranno pesantissime.

Sospensione e dimissioni

Il 25 agosto Rubiales convoca un'assemblea straordinaria della federcalcio. Tutti si aspettano le dimissioni - volute a gran forza dalla stampa iberica - ma succede il contrario:«Non mi dimetterò, contro di me falso femminismo» accusa l'ex numero 1. Dicendo anche che quel bacio gli era stato concesso dalla Hermoso. «In nessun modo ho acconsentito a quel bacio - attacca, invece, la giocatrice - mi sono sentita vulnerabile e vittima di un'aggressione». Lo scandalo si allarga, la Fifa sospende Rubiales per tre mesi mentre il 5 settembre viene dato il benservito al ct Vilda (da sempre vicino al presidente) che trova poco dopo lavoro dentro la nazionale femminile del Marocco diventando commissario tecnico. Il 10 settembre Rubiales si dimette, nel frattempo viene nominata al vertice della nazionale Tomsè, vice di Vilda. Cinque giorni dopo l'ex presidente riceve anche un'ordinanza restrittiva: dovrà stare almeno 200 metri distante dalla calciatrice.

Ammutinamento

La Spagna deve giocare i primi due turni della Nations League - domani come detto affronta l'Italia - e la Tomsé convoca diverse calciatrici che nel frattempo avevano deciso di dire a chiare lettere che non avrebbero risposto alla convocazone perché avrebbero voluto qualcosa di diverso rispetto alle sole dimissioni di Rubiales: vogliono un cambio netto con il passato (e molti club e calciatori della Liga, anche maschile, si schierano verso questa decisione). Nel frattempo si dimettono anche i capi della comunicazione (ma questo non basta) e allora scoppia una nuova bomba, perché chi non risponde alla chiamata rischia la squalifica fanno sapere i vertici governativi. E allora, a poco a poco, rientrano tutte, o quasi. Riunioni fiume nella notte, e nuova polemica con Hermoso che però, di quella lista, non fa parte. Tomsé spiega che si tratta di una scelta di «protezione» nei confronti della ragazza. Lei risponde subito, coma una soap opera che non sembra avere fine:«Protezione? E da cosa? Se sono mesi che chiediamo protezione e non ce l'hanno mai data» tuona sul social che allora si chiamava ancora Twitter. Dalla parte delle calciatrici spagnole si schiera anche la Svezia, avversaria appunto in Nations League, dando appoggio qualora le stesse avessero deciso di boicottare anche il match. Ma non solo, anche altre nazionali danno pieno sostegno alle colleghe iberiche. 

Il ritorno

Sono passati poco più di due mesi da quella notte australiana. Ma per tutto quello che successo non sembra vero. Adesso Hermoso è stata convocata da Tomsé:«Abbiamo parlato con lei, in quel momento abbiamo creduto che la cosa migliore fosse tutelarla. Siamo stati in contatto con lei, l'ho sentita meglio. Ho visto le sue partite, ha segnato tre gol in quattro match. Non scopriremo nulla di nuovo. Vogliamo vederla all'opera contro Italia e Svizzera, il nostro obiettivo è qualificarci alle Olimpiadi» ha detto. L'opinione pubblica e i tifosi della Spagna sono dala sua parte, visto com'è stata accolta nel ritiro della nazionale, aperto al pubblico, con cori e striscioni. E domani affronterà l'Italia di Andrea Soncin nella terza giornata di Nations League che mette in palio un posto alle prossime Olimpiadi. Le attenzioni soprattutto della stampa spagnola saranno su di lei, su come si muoverà, su quale sarà il suo apporto non solo in campo ma anche sull'atteggiamento che avrà in panchina. Perché probabilmente dalla panchina inizierà contro le azzurre. Fine della storia? Forse sì, non abbiamo la palla di vetro per scorpire in anticipo il futuro. Ma di certo quello che è successo non verrà dimenticato così facilmente. 

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