Paralimpiadi, Sabatini e Mazzone i portabandiera a Parigi 2024. Le prime sensazioni dei due azzurri

La velocista Ambra Sabatini e il paraciclista Luca Mazzone

Paralimpiadi, Sabatini e Mazzone i portabandiera a Parigi 2024
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Giovedì 9 Maggio 2024, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 17:54

Saranno la velocista Ambra Sabatini e il nuotatore e paraciclista Luca Mazzone i portabandiera dell'italia alla cerimonia d'apertura dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024, in programma il 28 agosto nella capitale francese. 

La prima campionessa dei 100 metri piani T63 a Tokyo 2020, l'altro tre volte oro del ciclismo tra Rio 2016 e Tokyo 2020 e che in carriera ha ottenuto anche due argenti a Sydney 2000. A sceglierli come portabandiera la giunta del Comitato italiano paralimpico su proposta del suo presidente Luca Pancalli. Lo stesso numero uno del Cip ha sottolineato come i due atleti rappresentino «al meglio una squadra con importanti ambizioni e grandissimo talento. Due nomi che sono espressione di altrettante discipline tra le più medagliate del panorama azzurro, due percorsi sportivi che rappresentano due diverse generazioni di campioni». Pancalli ha proseguito: «Sono certo che entrambi sapranno veicolare al meglio i valori del nostro movimento, rappresentando un esempio per tante persone e tanti giovani con disabilità che decidono di avviarsi alla pratica di una disciplina sportiva».

Le parole di Ambra Sabatini

Ambra Sabatini, 22 anni, rappresenta la ragazza d'oro dell'atletica paralimpica, capace di rialzarsi dopo l'incidente che le è costato l'amputazione di una gamba ma che l'ha portata anche alla conquista della medaglia d'oro alle ultime paralimpiadi. «Io portabandiera a Parigi: già dirlo ad alta voce mi fa battere il cuore fortissimo.

Ce la metterò tutta per assolvere al meglio questo importantissimo compito e per portare in alto il tricolore ancora una volta».

Le parole di Luca Mazzone 

Luca Mazzone è in carrozzina dall'età di 19 anni ma non è ancora sazio nonostante tutti i successi paralimpici ottenuti nel ciclismo con 3 ori e 3 argenti all'attivo, che si aggiungono a 18 ori, 3 argenti e 3 bronzi mondiali. Oltre a questi, poi, ci sono anche le prime medaglie conquistate nel nuoto, disciplina che l'ha visto protagonista a Sidney prima e poi Atene e Pechino. Dopo aver saputo di essere portabandiera ha detto: «E' un onore al quale non avrei mai pensato e che mi ripaga di tanti anni di attività sportiva. Mi auguro che la mia storia sia esempio per tanti ragazzi».

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