Secondo i ricorrenti le valutazioni delle due commissioni speciali erano state effettuate «in modo discriminatorio, arbitrario o sleale». Per gli esperti scientifici nominati dal Tas, invece, «non ci sono prove che le commissioni abbiano esercitato impropriamente la propria discrezione». Tra i ricorrenti che speravano di essere ripescati ai Giochi in extremis spiccano i nomi di Viktor Ahn, campione sudcoreano dello short track naturalizzato russo (tre ori e un bronzo a Sochi 2014), i suoi i suoi compagni di squadra Denis Arapetyan e Vladimir Grigorev, il biathleta Anton Shipulin, il fondista Sergey Ustyugov e la pattinatrice Ksenia Stolbova. Il collegio giudicante del Tas era composto dalla canadese Carol Roberts (presidente), dallo svizzero Bernhard Welten e
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