Rugby, Sei Nazioni: in meta fra opere d'arte indimenticabili, gratis in 30 musei romani con il biglietto del match

Rugby, Sei Nazioni: in meta fra opere d'arte indimenticabili, gratis in 30 musei romani con il biglietto del match
di Laura Larcan
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Domenica 4 Febbraio 2018, 11:45
E se la meta da conquistare fosse anche un capolavoro d'arte? L'appassionato di rugby non ha che l'imbarazzo della scelta. Da vero autentico sportivo, nel fisico e nell'animo, potrebbe lasciarsi sedurre da due icone dello sport dell'antichità (in forma perfetta con oltre duemila anni di celebrità alle spalle) come il Pugile a riposo d'una bellezza struggente, o il Discobolo.
Basta immergersi nei saloni di Palazzo Massimo alle Terme, una delle quattro sedi del grande Museo Nazionale Romano, per affrontare questa mirabile sfida. È solo un consiglio, giusto per rimanere in tema sportivo. In realtà c'è solo l'imbarazzo della scelta per conquistare i tesori di Roma, perché torna puntuale nell'edizione NatWest Sei Nazioni 2018 il progetto Rugby e Cultura, frutto del rinnovato accordo tra Mibact, fortemente sostenuto dal ministro Dario Franceschini, e Federazione italiana rugby, per soddisfare la curiosità di tifosi e protagonisti del grande appuntamento capitolino. I possessori dei biglietti validi per assistere alle gare nel torneo allo Stadio Olimpico avranno l'accesso gratuito per due persone presso quattordici musei e gallerie d'arte statali e diciotto istituti comunali nei due week-end di gioco. Nel dettaglio: fino a questa sera per Italia-Inghilterra e da venerdì 16 a domenica 18 marzo per Italia-Scozia

RIDLEY SCOTT STREGATO
Qualche meta suggerita allora? Agenda alla mano, per i più curiosi, in cerca di angoli nascosti della Città eterna, decisamente lontani dai circuiti di un turismo di massa, c'è la Crypta Balbi dove si può vivere l'ebbrezza di camminare in un millenario quartiere di Roma, tra botteghe e condomini.
Ancora, gli irriducibili di archeologia non possono trascurare il Museo Etrusco di Villa Giulia, un'oasi di bellezza e pace, Palazzo Altemps dove visse persino D'Annunzio, o la Centrale Montemartini sulla via Ostiense, dove statue vertiginose sfilano intorno a ciclopiche macchine elettriche da rivoluzione industriale. Vale sempre la pena godersi una sosta a Palazzo Barberini, per scoprire la vera essenza del barocco romano, visto che qui si sono sfidati i grandi maestri del 600 a colpi di estro e virtuosismi decorativi, da Bernini, Borromini e Pietro da Cortona. Chi vuole scoprire un quartiere-monumento come l'Eur, fuori dal centro storico, ma ricco di suggestione, può scegliere il circuito del Museo delle Civiltà, tra il Preistorico Pigorini e l'Alto Medioevo che tanto è piaciuto al regista cult Ridley Scott, visitato per le riprese del suo ultimo film Tutti i soldi del mondo.
Chi cerca una pausa relax, infine, può approfittare sempre del giardino-cortile di Palazzo Venezia tra giochi d'acqua e scorci pittoreschi.
 
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