«È facile e scontato dire e scrivere che siamo sfavoriti contro la Svizzera di Federer e Wawrinka, intanto però siamo qui in semifinale, un risultato che all'Italia mancava da 16 anni e che io e i miei compagni ci siamo meritati», sottolinea il n.1 azzurro Fabio Fognini. «Abbiamo battuto l'Argentina in trasferta e la Gran Bretagna di Murray. Ora siamo qui a Ginevra per dare il cento per cento, anche se ovviamente sarà una sfida molto difficile», aggiunge il tennista ligure.
Concetto ribadito dal capitano azzurro Corrado Barazzutti: «Sarà dura affrontare una squadra di campioni come Federer e Wawrinka -ammette-, ma i ragazzi ci proveranno fino all'ultimo punto, fino in fondo». Oltre a Fognini, Barazzutti ha chiamato Andreas Seppi, Simone Bolelli e Paolo Lorenzi. Come quinto giocatore è stato aggregato anche Daniele Bracciali. La squadra è arrivata a Ginevra domenica sera.
Il quartetto svizzero è completato Marco Chiudinelli e Michael Lammer. Federer, reduce dalla semifinale persa agli US Open sabato scorso contro il croato Marin Cilic, comincia gli allenamenti mercoledì. Wawrinka e gli altri due componenti del team sono già a Ginevra.
King Roger, che ha in bacheca 17 titoli dello Slam, punta a conquistare l'unico trofeo che manca alla sua collezione. A New York ha fallito l'assalto al titolo numero 18 nei major, cedendo in semifinale al croato che poi ha vinto il torneo.
«Per Federer sarebbe stato bello giocare la finale agli US Open - dice ancora Barazzutti - ma per noi non cambia nulla. Ricordo che quando nel 2009 giocammo contro la Svizzera a Genova arrivò il mercoledì dopo aver perso la finale con Del Potro e trascinò la sua squadra alla vittoria». Si gioca da venerdì a domenica al Palaexpo di Ginevra sul veloce indoor. «Il campo non è poi così veloce, è una buona superficie», è il parere di Seppi.