Terni, Steve Hackett, la leggenda, all'Anfiteatro: «La musica dei Genesis non morirà»

Terni, Steve Hackett, la leggenda, all'Anfiteatro: «La musica dei Genesis non morirà»
di Vanna Ugolini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Luglio 2022, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 01:24

Sei tappe in Italia, una di queste sarà a Terni,  29 luglio, all'Anfiteatro romano: Steve Hackett, leggendario chitarrista dei Genesis, suonerà domani alle 21 all'Anfiteatro romano.
Seconds Out è stato uno dei più grandi successi dei Genesis, tratto da registrazioni del tour del 1977 e con l'aggiunta del brano The Cinema Show (dal tour del '76), con Steve alla chitarra accanto a Mike Rutherford, Tony Banks e Phil Collins che prese il ruolo di vocalist al posto di Peter Gabriel.
 

Steve Hackett perchè ha scelto Seconds Out Tour?
«Seconds Out si basa su uno dei più grandi successi dei Genesis. Ho scelto Seconds Out perché racchiude in se i Genesis tra il 1971 e il 1977 e sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto insieme».
 

Qual è l'aspetto di Seconds Out che ama di più?
«Mi piace il modo in cui raggiunge il culmine con Dance on a Volcano e Los Endos e amo la varietà di tutte canzoni. È una meravigliosa vetrina per la musica dei Genesis».
 

Com'è difficile non essere ripetitivi, per un artista come lei che ha una produzione enorme?
«Ho sempre alimentato lo spirito creativo e scrivo e suono sempre. È il miglior lavoro del mondo!»
 

Come si è evoluta la sua musica, dal 1970 ad oggi?
«Mi sono evoluto nel tempo sia con la mia chitarra che con la scrittura. È importante continuare ad apprendere nuove idee e tecniche ed essere aperti a tutti i tipi di musica».
 

Quali sono i suoi album e brani preferiti della carriera da solista?
«Ho due album solisti preferiti: Spectral Mornings e il mio album più recente Surrender of Silence. Sento che quei due album contengono dei fantastici paesaggi sonori».
 

Quanto del songwriting è artigianato e quanto è ispirazione, per lei come artista?
«Il mestiere, la professionalità sono importanti, ma l'ispirazione deve sempre venire prima. Questa è la scintilla che accende ogni brano musicale».
 

Quanti giovani artisti ha influenzato?
«A volte le persone riconoscono la mia influenza, come Van Halen. Riesco a sentire l'influenza di ciò che ho fatto nel corso degli anni o con i Genesis in diversi artisti più giovani, dai musicisti heavy metal fino alla musica progressiva».
 

Il successo dei Genesis oggigiorno è la prova che anche i giovani sono desiderosi di buona musica. Come vede il futuro del rock e il futuro della musica?
«La gente vuole sempre vedere la musica eseguita da musicisti che ci tengono davvero, quindi credo che la musica come quella dei Genesis continuerà..».
 

Ha una band di musicisti meravigliosi.
Ogni membro della band è un artista eccezionale. Sono tutti virtuosi. Ognuno di loro offre una freschezza completamente nuova alla musica, mantenendola molto viva.
 

Cosa significa musica per lei ? E perché ha scelto la chitarra?

«La musica per me è curativa e rigenerante. Mi mantiene giovane! Scelgo la chitarra che per me è un simbolo di libertà e un grido primordiale».

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