Antonio Tajani è il primo segretario di Forza Italia dell'era post-Berlusconi. La due giorni di assise al Palazzo dei Congressi incorona il vicepremier con un voto all'unanimità alla guida del partito azzurro. «Ci ispiriamo a Berlusconi ma dobbiamo dimostrare anche di saper camminare con le nostre gambe», sottolinea il segretario nel suo discorso finale. Nel quale ribadisce la metafora calcistica usata anche il primo giorno: «Non è facile indossare la fascia da capitano dopo che l'ha indossata Silvio Berlusconi, non sarò mai Maradona però ce la metterò tutta cercando di coinvolgere il maggior numero di persone».
Il congresso
L'appello ai delegati è, dunque, quello a fare squadra e - citando l'intervento svolto poco prima da Giorgio Mulè - a non «dividersi per mere soddisfazioni o tornaconti personali». Del resto da tempo il leader azzurro ha lavorato per arrivare a 'sminarè le possibili divisioni in vista del congresso. Da ultimo con la scelta di non far passare l'elezione di segretario e vice segretari dal voto nelle urne ma di procedere - non senza provocare qualche malumore tra i delegati - per acclamazione lasciando chiuse le urne elettorali già montate al Palazzo dei Congressi. Uno dei candidati vice segretari, Roberto Occhiuto, aveva chiesto che ci fosse una votazione in base alla quale, tra l'altro, il più votato avrebbe potuto essere investito anche del ruolo di vice segretario 'anzianò ovvero quello che fa le veci del segretario in caso di impedimento. I vice - ha specificato Tajani - avranno tutti le stesse deleghe ma a ricoprire questo compito, non essendo passati per le urne sarà la più anziana, Debora Bergamini. I quattro vice segretari (Bergamini, Occhiuto, Alberto Cirio e Stefano Benigni) in ogni caso rappresentano un pò tutte le anime del partito. Ma non compare un membro riconoscibile della minoranza. Che oggi si è fatta comunque sentire con i paletti di Licia Ronzulli che ha ricordato al segretario la «delicatezza» del ruolo da lui ricoperto e lo ha invitato a «dar valore a tutte le sensibilità di questa comunità».
Il nodo Europee
Da lunedì - fa sapere Tajani - si partirà con liste per le europee.
«L'Europa è forte quando il centro costruttivo europeista lavora insieme». Altro ospite della giornata - a sorpresa - il leader della Cisl Luigi Sbarra che ha sottolineato con favore l'«endorsement» di Forza Italia alla proposta di legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori a governance e utili delle imprese. Subito dopo l'elezione a segretario Tajani ha fatto sapere di aver ricevuto un primo messaggio da Marina e dalla famiglia Berlusconi. Ieri Paolo si era fatto vedere al congresso sottolineando il «dovere» di fare un saluto alle assise della «creatura» di suo fratello. Oggi Tajani in qualche modo lo cita: «La famiglia Berlusconi - sottolinea - continua a seguire con affetto e attenzione e rispetto dei ruoli la più bella creatura di Silvio Berlusconi che è Forza Italia».