Tutto è nato da un'inchiesta aperta a fine 2017, a seguito di un rapporto su transazioni finanziarie sospette stilato dall'unità frodi sportive della polizia federale.
Le forze dell'ordine sono infatti piombate nelle sedi dei club facendosi consegnare alcuni contratti riguardanti allenatori e giocatori legati all'intermediazione di Bayat, tra cui, riporta la stampa belga, quelli di Michel Preud'homme, Dieumerci Ndongala, Adrien Trebel, Obbi Oularé, ma anche quelli legati a un altro agente, Dejan Vejlkovic, tra cui Aleksandar Jankovic, Filip Mladenovic e Milos Kosanovic. I club coinvolti sono una decina, tra cui il Bruges, lo Standard di Liegi, l'Anderlecht, la Gantoise, poi Ostenda, Malines, Courtrai, Lokeren e Genk. Fuori, per ora, il Mouscron, Eupen e lo Sporting Charleroi, sebbene di quest'ultimo sia stato presidente lo zio di Bayat e il fratello ne sia tuttora manager.
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