Ma le ultime sconfitte, con la Spagna ed Israele in casa e con l'Italia in trasferta e poi quella della scorsa settimana nell'amichevole contro Lussemburgo, hanno messo De Biasi nel mirino delle critiche, anche se poi ha di nuovo ricevuto molti elogi dopo «la vendetta» con tre reti contro Israele nella trasferta di domenica scorsa. «Sono stati in molti quelli che avevano già preparato i miei funerali, dopo quella partita. Mi dispiace averli delusi», ha dichiarato il ct italiano, che non ha nascosto un certo rancore nei confronti del presidente Federcalcio albanese Armando Duka, anche se ha evitato di fare nomi. «Ci sono delle circostanze nella vita quando qualcuno deve sentire attorno la fiducia - ha detto ancora - e la considerazione nei suoi confronti, che dopo cinque anni e mezzo ancora manca da parte di qualcuno. Se la Federazione albanese voleva De Biasi, avrebbe discusso del rinnovo del contratto già prima, non oggi. Adesso è troppo tardi». Il tecnico italiano, nonostante la sua decisione, ha promesso che «fino alla fine darò il 110 per cento di me stesso per l'Albania».
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