I Mondiali indoor a Portland, Tamberi cerca il grande colpo. Stanotte super salti con l'asta

Gianmarco Tamberi
di Carlo Santi
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Giovedì 17 Marzo 2016, 22:04 - Ultimo aggiornamento: 22:53
Questa notte a Portland cominciano i Mondiali indoor con 148 nazioni in gara. Sarà, questo, un weekend importante dopo quello appena concluso che ha visto, negli Stati Uniti, svolgersi i campionati nazionali e quelli universitari. I primi si sono svolti proprio a Portland, nell’Oregon Convention Center, e hanno visto prestazioni straordinarie come il 7”00 di Barbara Pierre nei 60 metri (come l’olandese Dafne Schippers), il 7”76 di Brianna Rollins nei 60 ostacoli mentre a Birmingham, quella dell’Alabama, tra gli universitari da ricordare il 6”47 di Baker nei 60 metri.

Mondiale nel segno dall’alto azzurro con Tamberi e Fassinotti pronti a salire sul podio e, tra le ragazze, Alessia Trost che cerca un posto importante nel panorama mondiale.

La prima notte (si gareggia alle 3 italiane) è dedicata al salto con l’asta. Tra gli uomini il francese Renaud Lavillenie cerca il botto oltre i 6 metri (quest’anno sotto il tetto vanta 6.03 ma il suo record, sempre al coperto, è 6.16) e dovrà vedersela con il canadese Shwanacy Barber campione del  mondo, 6 metri nel 2016. In campo femminile, con la brasiliana Murer capace di tutto, la favorita è la statunitense Jennifer Suhr, 5.03 quest’anno. Questa gara è ricca di stelle, con ragazze capaci di arrivare vicino ai 5 metri dell’eccellenza assoluta, come Sandi Morris, americana capace di salire proprio a Portland a 4.95.
Sfide elettriche nello sprint in questo antipasto di Olimpiade. Parliamo non solo di Baker ma anche di Bracy e di Bromell, 6”51 il primo, 6”54 il secondo e del quarantenne (il compleanno è il 5 aprile) Collins senza dimenticare il giamaicano Asafa Powell, 6”49 quest’anno; parliamo del mezzofondo dove Ryan Hill vanta 7’38”60 nei 3000 metri e parliamo anche dei cinesi nel lungo e nel triplo. Nel lungo Changzhou Huang e Jianan Wang sono fenomeni e, parlando di donne, c’è l’australiana Stratton, 7.05 pochi giorni fa all’aperto.

Nel mezzofondo l’etiope Genzebe Dibaba correrà i 3000 da grande favorita contro Meseret Defar come lei è la numero 1 anche nei 1500.

Quella di domani, notte tra sabato e domenica, è la notte dell’alto maschile. Poco dopo le due (ora italiana) c’è la finale e Gianmarco Tamberi si presenta da capofila stagionale con il 2.38 firmato lo scorso 6 marzo ad Ancona dopo il tris straordinario nei meeting in Moravia che lo hanno visto protagonista assoluto. Tamberi, che ha avuto i complimenti e l’incitamento con un twitter di Stefan Holm, lo svedese che vanta un oro olimpico e quattro titoli mondiali al coperto, si è tuffato nella sua passione, che è il basket e allora Gianmarco lunedì sera non ha potuto mancare di visitare il Moda Center, la casa dei Trail Blazers, la squadra Nba di Portland. «Il lavoro di quest’inverno è stato importante, tra Ancona e il Sudafrica – ha spiegato l’azzurro che insegue i 2.40 – Ma non sono certo appagato, anzi. Non ho ancora vinto niente in atletica, devo ancora cominciare il mio percorso di vertice».

Ecco il Mondiale di Portland, il primo vero appuntamento globale prima dei Giochi di Rio dove, ha detto Tamberi, non va per partecipare. Adesso mette un po’ le mani avanti, e lo fa per allentare la pressione. «Favorito? Mutaz Barshim, è lui e ha già fatto parlare di sé. E’ un talento straordinario, certamente più dotato di me, ma tornare a casa – dice con serietà – con un piazzamento non mi farebbe tornare a casa contento».

Alessia Trost, intanto, è pronta. Per lei la gara è alle 21 (italiane) di domenica. «Rispetto allo scorso anno – osserva la saltatrice azzurra – faccio meno fatica a saltare, sia mentalmente che fisicamente. E riesco ad essere costante nel rendimento, cosa che prima mi sembrava impossibile». Finale diretta per Alessia. «Potrebbe favorire Ruth Beitia, ma non so dire quanto valga la polacca Licwinko – ha aggiunto - che secondo me è l’altra candidata all’oro. Dietro c’è ancora più equilibrio, dove in tante, me compresa, possiamo avere un ruolo».

Nelle liste dell’anno, al primo posto c’è 18enne Vashti Cunningham: la statunitense vanta 1.99 (record del mondo juniores) ottenuto proprio a Portland domenica scorsa. Alessia vanta, quest’anno, un primato di 1.95 ed è settima al mondo.
 
 
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