Di Francesco: «Vittoria di gruppo, ci salveremo solo giocando come sappiamo»

Eusebio Di Francesco, mister del Frosinone
di Alessandro Biagi
4 Minuti di Lettura
Lunedì 22 Gennaio 2024, 09:07

Dopo il triplice fischio finale di una gara giocata con grande intensità, soprattutto nel secondo tempo, nella quale i punti valevano doppio in chiave salvezza, i due mister appaiono sereni. Sereno e soddisfatto naturalmente Di Francesco, che ritrova la vittoria e l'intensità del gioco dei suoi uomini dopo la lunga serie di ko: «In fondo penso che noi siamo mancati una decina di giorni nel totale, per me anche le altre prestazioni sono state di livello importante. Oggi (ieri) siamo stati bravi a reagire alla difficoltà e a non innervosirci soprattutto nel finale del primo tempo quando ci sono state delle decisioni un po' contestate. Ai ragazzi ho detto tra il primo e secondo tempo che siamo stati bravissimi nel continuare ad interpretare quello che facciamo durante la settimana e a giocare al calcio. Noi ci salveremo solo attraverso il gioco e l'atteggiamento, attraverso la determinazione nel volere a tutti i costi raggiungere l'obiettivo».

Una vittoria che arriva dopo la grande dimostrazione di affetto e calore dei tifosi e che ha come corredo la prima rete su azione della punta Kaio Jorge ed il capolavoro di Soulé. «Kaio non aveva mai fatto gol su azione, lui è bravo ad entrare a partita in corso. Pensavo ci potesse dare una mano e sono contento per lui e per la squadra. Soulé ha un grande carattere, non lo deve mai perdere. Infine i tifosi: mi hanno fatto parlare anche al megafono ieri sera per la prima volta».
La tifoseria infatti si è recata sotto l'hotel del ritiro canarino per sostenere la squadra alla vigilia del match. «Sono stati splendidi, costruttivi, incisivi, intensi. Il tifo ha rispecchiato la squadra e viceversa. Sembrava un corpo unico». La chiave di volta del match c'è stata dopo l'annullamento del gol a Barrenechea sul finale del primo tempo. Una reazione d'istinto, di rabbia, che però ha fatto cambiare marcia al gruppo giallazzurro: «Credo che il nervosismo non aiuti mai. La spinta maggiore è stata quella di voler portare a casa il risultato, quella di giocare al calcio in maniera più razionale, con più uomini nella metà campo avversaria».
A questo hanno contribuito anche i cambi, come quelli di Harroui e Ghediemis, oltre a Kaio Jorge: «Sono entrati bene, come chi ha giocato dall'inizio ha fatto altrettanto bene. Sono stato bravo e fortunato, questo ha fatto la differenza. Oggi la squadra era predisposta al sacrificio, al "noi" e il risultato si è visto».
Sereno nel dopo gara anche Ranieri, consapevole che di più era difficile fare, nonostante il passivo finale. E sono proprio le parole del mister ospite che fotografano la partita nella sua interezza: «Il Frosinone ha meritato, ha spinto molto ed io non avevo giocatori per attaccare gli spazi dietro la loro difesa - ha commentato il tecnico romano -. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e non siamo stati in grado di rallentare le loro azioni. Non mi piace parlare degli assenti, ma noi non avevano gente che poteva attaccare gli spazi (Oristanio infortunato e Luvumbo in Coppa d'Africa). Abbiamo sofferto troppo e loro man mano hanno preso baldanza ed hanno vinto. Il gol di Soulé? Un gol alla Maradona, alla Zico, questo è il bello di calcio». Nel dopo gara ha parlato anche Luca Mazzitelli, autore della prima rete: «Per noi questa era una partita importante, l'avevamo preparata tanto in settimana perché venivano da un momento difficile, era fondamentale tornare alla vittoria in casa davanti al nostro pubblico e contro una diretta concorrente. La partita ha detto il centrocampista si era messa male ma sapevamo che dovevamo restare dentro la gara perché poteva succedere di tutto. Per fortuna è andata bene. La nostra proposta di gioco non è mai cambiata perché il mister ci ha dato delle idee ben precise e sappiamo che per fare risultato dobbiamo sempre proporre qualcosa nella speranza che accada qualcosa. Da inizio anno ci diciamo di restare il più possibile agganciati ad ogni partita».
Alessandro Biagi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA