Conte-Nazionale, primo contatto:
le idee di Tavecchio, le richieste di Antonio

Conte-Nazionale, primo contatto: le idee di Tavecchio, le richieste di Antonio
di Stefano Carina
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Mercoledì 13 Agosto 2014, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 16:56
Il primo contatto stato positivo. Ieri Antonio Conte ha ricevuto una telefonata dal neo-presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che gli ha offerto la panchina della nazionale azzurra, lasciata libera da Cesare Prandelli dopo la debacle al mondiale. In realtà contatti informali con il suo entourage erano stati avviati nei giorni scorsi, ma ieri c’è stata la prima chiacchierata diretta. A confermarla è stato il numero uno federale uscendo dagli uffici di via Allegri: «E’ da questa mattina alle sette che sto lavorando. Ho sentito Conte e altri tre-quattro - ha ammesso - Se ho ricevuto una risposta? No, altrimenti ve l'avrei detto. Come mi è sembrato? Una persona perbene, non posso dire di più».



A TEMPO PIENO

E in effetti non poteva dire di più, perché la risposta da parte del tecnico che ha vinto gli ultimi tre scudetti in Italia non c’è stata. Ci sarà a breve: entro il weekend si attende la decisione che in molti a questo punto si aspettano possa essere positiva. Tavecchio frena, consapevole di giocarsi molto. Il colloquio è però servito per illustrare il programma che ha in mente l’ex presidente della Lnd. Il tema legato allo stipendio (l’offerta è un contratto biennale di 1,7 milioni a stagione che potrebbe lievitare inserendo bonus legati alle vittorie e con l’ingresso di alcuni sponsor) è stato (e continua ad essere) affrontato dai rispettivi legali. Cosa offre la Federazione? In primis non più un ruolo come semplice selezionatore, ma di coordinatore di tutte le nazionali, da quella maggiore all’Under 15. Conte diventerebbe l’immagine del rilancio del movimento azzurro con un approccio sportivo diverso da quello avuto negli ultimi anni: un allenatore che sia ct sette giorni su sette, che periodicamente visiti (lui o i suoi collaboratori) i club e con questi intrattenga rapporti continui. Un esempio? Inutile convocare calciatori che sono alle prese con problemi fisici, farli partire, visitarli e poi rimandarli a casa. Al ct spetterà il compito di instaurare un rapporto di fiducia con i colleghi in serie A anche per capire lo stato di forma del singolo elemento. Non si è parlato invece della possibilità di convocare degli stage visto che Conte è il primo a conoscere le difficoltà di attuare con assiduità quest’ultimo punto: non va dimenticato infatti che fino a un mese fa era un allenatore di club. Tavecchio gli ha poi illustrato altre sue idee che prevedono il rilancio di Coverciano (che s’integrerebbe con i 20 centri di formazione) e il fatto di volere delle rose per le squadre di A con un numero minimo di calciatori eleggibili per la nazionale, sottolineando la figura centrale che riveste il commissario tecnico nella sua gestione e l’appoggio incondizionato che riceverà nelle scelte che saranno alleggerite dell’aspetto logistico (che verrà comunque portato avanti seguendo le sue indicazioni). In poche parole: un ct con carta bianca. Nella telefonata l’ex tecnico bianconero (che ha ricevuto nelle ultime ore diversi attestati di stima da parte dei ‘nazionali’ affinché accetti l’incarico) ha ascoltato e chiesto qualche garanzia. Tra queste quella di avere una figura di riferimento (che abbia però ampi margini operativi e competenze tecniche) all'interno della federazione (una specie di direttore sportivo) con cui confrontarsi. Conte è apparso comunque lusingato e interessato. A breve si attende la risposta.



GLI ALTRI

E’ chiaro che qualora dovesse dire di no, Tavecchio non può perdere tempo e deve avere già pronta la carta di riserva. Venuta meno l’ipotesi Mancini, l’alternativa più accreditata rimane Francesco Guidolin (coadiuvato da Cabrini o Cannavaro). Candidatura che da lunedì ha uno sponsor in più: si tratta di Gino Pozzo, proprietario dell’Udinese, prossimo ad entrare nel consiglio federale. La terza opzione fino a poche ore fa sembrava essere quella di Alberto Zaccheroni che invece è stato superato da Luciano Spalletti. L’ex tecnico dello Zenit è libero dopo esser stato esonerato nello scorso marzo. Il fardello che si porta dietro è uno stipendio da nababbo (4,5 milioni) sino al 2015 che però tramite transazione con il club russo e accordo biennale con la federazione potrebbe essere superato. Tutte ipotesi che comunque rimangono sullo sfondo. Tavecchio vuole Conte e lo dimostra il fatto che ieri è stato l'unico col quale ha parlato direttamente.
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